Tutto da rifare sul fronte della nomina del segretario generale della Regione. L’ex senatore di Italia Viva Giuseppe Luigi Cuccadesignato con delibera di Giunta lunedì 20 febbraio – ha deciso infatti di non accettare. Le ragioni sono legate alle polemiche nate successivamente al decreto di Christian Solinas e che hanno riguardato aspetti tecnici e di opportunità legati al conferimento dell’incarico

Ragioni spiegate in un comunicato dagli stessi Solinas e Cucca: «Di fronte alle risibili e insipienti polemiche successive alla nomina di Giuseppe Luigi Cucca quale Segretario Generale della Regione, nonché alle temerarie allusioni manifestate da taluni, di comune intesa tra noi ed animati come da principio dal solo ed esclusivo interesse a contribuire alle migliori sorti della Sardegna e dei sardi, abbiamo ritenuto di sgomberare il campo da ogni assurda strumentalizzazione, facendo un passo di lato rispetto a questo prestigioso ruolo». 

«Sento di dover ringraziare il presidente della Regione e l’intera Giunta per la fiducia che mi avevano accordato - ha dichiarato Cucca - ciò anche in considerazione del fatto che questa nomina costituiva un cambiamento importante nel consueto agire dei partiti, individuando una persona che aveva tutti i titoli per ricoprire quell’incarico, peraltro già certificati dall’Anac, a dispetto di coloro che, ignoranti delle norme, avevano sostenuto il contrario». Inoltre, «questa nomina avrebbe costituito una svolta nei consueti metodi, rivolgendo l’attenzione verso la competenza e l’esperienza. Vale la pena di ricordare che la figura del Segretario Generale è strettamente amministrativa, chiamata a svolgere ‘alta amministrazione’, concetto probabilmente sconosciuto a tanti, scevra da implicazioni squisitamente politiche».

Solinas ha precisato che «la scelta su Giuseppe Luigi Cucca, al quale mi lega al di là dei differenti percorsi politici un rapporto di antica, cordiale e reciprocamente disinteressata stima ed amicizia, era maturata già da diversi mesi».

Il presidente della Regione e l'ex senatore concludono così la nota: «Siamo entrambi uomini delle istituzioni, con un alto rispetto di esse e pertanto abbiamo ritenuto che in alcun modo le ultime vicende di cronaca dovessero prestarsi a bieche ed infondate connessioni con la nomina. Come narra la nostra storia personale e politica continueremo ad impegnarci nel supremo interesse della nostra amata Isola, con estrema lealtà e serenità senza mai interporre interessi personali». 

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