Una ventina di persone sanzionate per aver partecipato a un pranzo in un ristorante di Sardara, nonostante le restrizioni anti-Covid.

E, tra i multati, ci sarebbero anche politici e dirigenti regionali, identificati dalla Guardia di Finanza.

Il caso è anche finito in consiglio regionale, dove il gruppo dei Progressisti si prepara a presentare un'interrogazione su quanto accaduto.

"La Sardegna da lunedì entra in un nuovo lockdown. A sentire il Presidente le responsabilità non sarebbero legate alla pessima gestione della sanità e alla peggior campagna vaccinale d'Italia ma agli algoritmi e ai 'cittadini che non hanno rispettato i limiti'", si legge in una nota a firma dei consiglieri dei Progressisti. Che aggiungono: "Sarebbe un fatto gravissimo se tra questi ci fossero persone di stretta fiducia del Presidente e da lui nominati in enti, aziende, gabinetti, Giunte inspiegabilmente riuniti a tavola, contro ogni regola, non si sa bene a fare cosa, a parlare di cosa e in qualità di cosa".

Anzi, chiosa la nota, "sarebbe una vergogna per l'intera isola, inaccettabile a fronte dei sacrifici fatti da tutti nell'ultimo anno", così come "non è accettabile nemmeno il solo pensare che le regole valgano solo per le persone normali che pagano le tasse e si attengono alle norme e che parallelamente possa esistere una casta di impuniti che può fare tutto quello che vuole".

Nella maggioranza, arriva il commento della Lega: "In una situazione delicata come quella che attualmente viviamo, con l'isola che si accinge ad essere relegata in zona rossa per due settimane, riteniamo quanto mai sconveniente che a infrangere le regole siano proprio chi dovrebbe dare il buon esempio", si legge in una nota diffusa dal Carroccio.

"Ci dissociamo - aggiunge la Lega - da tali atteggiamenti e ci teniamo a precisare che nessuno dei Consiglieri appartenenti al nostro gruppo politico era presente al pranzo che tanto giusto sdegno ha suscitato. A giudicare il comportamento saranno poi gli organi competenti, nei quali nutriamo massima fiducia".

(Unioneonline/l.f.)
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