Anche la Lega si dice disponibile a entrare nel governo Draghi.

"Noi non poniamo condizioni - ha detto il leader della Lega Matteo Salvini al termine del vertice con il premier incaricato -. Altri lo fanno, noi nessuna condizione né su persone né sulle idee. Il bene del Paese deve superare l'interesse personale e partitico".

Nel corso del colloquio, ha detto Salvini, è emersa una "sensibilità comune" su molti temi: "Molto tempo è stato impegnato sui temi di sviluppo, crescita, cantieri, ripartenza, edilizia e opere pubbliche. Credo sia fondamentale per ridare lavoro, ad esempio dalla Tav al ponte sullo Stretto, dal Brennero alla Pedemontana fino allo sviluppo dei porti. Su questo penso ci sia una sensibilità comune".

Ecco perché "noi siamo a disposizione, siamo la prima forza politica del Paese, siamo una forza che dove governa lo fa con ottimi risultati a differenza di altri. Crediamo non si può andare avanti a colpi di no".

"La Lega - la conclusione - non sarà per il forse, se sarà sì sarà un sì convinto e saremo partecipi, non alla finestra. Se non ci saranno le condizioni, allora sarà un giudizio diverso. Ma io penso che stiamo dimostrando lealtà e serietà".

(Unioneonline/D)
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