"In merito alla proposta di una legge regionale da parte della maggioranza ci siamo opposti a un provvedimento pasticciato e evidentemente illegittimo che avrebbe solo peggiorato la situazione in Sardegna ingenerando ulteriore confusione".

Lo scrivono in una nota i Consiglieri regionali del Partito Democratico, che chiariscono la propria posizione sostenuta negli incontri istituzionali di questi giorni in opposizione a una legge regionale contenente le stesse misure dell'ordinanza proposta da Solinas sulle riaperture, in deroga al Dpcm, ancora non adottata.

“Il presidente Solinas – spiegano i Consiglieri dem – ha proposto prima dell’emanazione del Dpcm del governo una serie di manovre restrittive per un periodo di 15 giorni. Uno ‘stop e go’, così lo ha chiamato, per contenere la diffusione del virus. Dopo l’emanazione del Dpcm ha proposto una ordinanza che avrebbe riguardato diversi punti”. Punti che sono stati bocciati dal gruppo PD: “L'estensione della didattica a distanza dal 75 al 100% per le superiori e l’università, provvedimento proposto da Solinas, non garantisce la realizzazione di un adeguato iter formativo per quanto riguarda in particolare gli istituti che richiedono di momenti didattici di laboratorio per un iter formativo corretto, oltrechè non tutelare gli studenti con disabilità e portatori di deficit cognitivo per i quali è essenziale la didattica in presenza. Il limite del 75% previsto dal Dpcm appare adeguato a ridurre il carico sul trasporto pubblico che appare congestionato. La riduzione dell'indice di riempimento per il trasporto pubblico dall'80 al 50% appare adeguata – proseguono i Consiglieri – a condizione che si dia seguito al potenziamento dei mezzi mediante il convenzionamento dei mezzi privati, come indicato con apposita legge dal Consiglio Regionale, che stanziava anche apposite risorse e che risulta inattuata”.

Il gruppo PD ha poi manifestato perplessità in riferimento alla proposta di Solinas di ridurre i voli aerei da e per la Sardegna ed il traffico navale: “Se si tiene conto che il traffico aeroportuale risulta attualmente spontaneamente ridotto di circa il 60% non si comprende la necessità di ulteriori limitazioni – spiegano gli esponenti del PD –. Sarebbe utile, come più volte sollecitato, dotare porti e aeroporti di postazioni sanitarie per l'esecuzione di test rapidi, su base volontaria, ai passeggeri in entrata e in uscita. La proposta di test obbligatori riproporrebbe una soluzione già oggetto di impugnativa da parte del governo e oggetto di sospensiva al TAR di precedenti ordinanze”. Perplessità che hanno riguardato anche i criteri indicati dal Comitato tecnico scientifico per il monitoraggio e l’eventuale revoca delle misure estensive indicati in un numero di positivi pari a 40 su 100.000 abitanti persistenti per almeno 7 giorni: “Un criterio che porterebbe il numero dei positivi a 640 al giorno, rispetto agli attuali 270 che già stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario regionale”.

Per quanto riguarda i provvedimenti estensivi su orari di apertura di bar e ristoranti, apertura cinema e teatri con capienza limitata, apertura palestre e piscine, i Consiglieri dem hanno le idee chiare: “Visto il parere del Comitato Tecnico Scientifico, dove si attesta che queste aperture, magari supportate da misure igienico-sanitarie aggiuntive, non siano facilitanti della diffusione del virus, si rappresenta la certa impugnazione, già anticipata, da parte del governo a misure estensive rispetto a quelle contenute nel Dpcm. Si è richiesta pertanto un’attenta valutazione per evitare ulteriori danni alle attività interessate che si sarebbero trovate nell’incertezza e provvisorietà di vigenza del provvedimento”.

“La situazione sanitaria nella nostra regione, pur con numeri della pandemia più limitati rispetto ad altri territori – prosegue la nota – sta causando un corto circuito nel sistema sanitario a seguito di una evidente sottovalutazione ed inadeguatezza degli interventi messi in campo per rafforzare il sistema. In particolare non si sono adeguatamente potenziati i servizi di igiene pubblica e le USCA, si è ritardata l'attivazione dei posti letto Covid e l'attivazione dei Covid-hospital. In questa situazione si rende necessario intervenire con misure atte al contenimento della diffusione del virus così come ha fatto il governo con le misure contenute nell'ultimo Dpcm. Ci auguriamo– concludono i Consiglieri regionali del PD – che il presidente Solinas imbocchi una volta per tutte la strada corretta, al fine di evitare di far pagare ai sardi un prezzo più alto di quello lasciato dagli effetti dell’emergenza da Covid”.

(Unioneonline/F)
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