Centrodestra ed elettori ancora in attesa di conoscere le mosse del Partito sardo d'Azione in vista delle regionali del prossimo 25 febbraio, dopo le prime uscite pubbliche di Paolo Truzzu, candidato governatore indicato da Fratelli d’Italia, e dopo che la direzione, venerdì, ha ribadito la necessità di riconfermare Christian Solinas, cosa del resto ripetuta più volte nei giorni scorsi anche dalla Lega, alleata dei sardisti.

Nel primo giorno di presentazione dei simboli in Corte d’Appello, il Psd’Az ne ha consegnati tre: oltre a quello dello storico partito anche quelli delle neonate liste Solinas presidente e Sardi al centro.

La linea, come detto, è quella della direzione di due giorni fa: si va avanti con il bis di Solinas. Ma nelle prossime ore potrebbero esserci novità.

Se dai colloqui tra i vertici nazionali della maggioranza di governo, previsti a inizio settimana, uscirà il nome del sindaco di Cagliari potrebbero aprirsi infatti scenari diversi per il partito guidato dal governatore uscente.

Il più semplice è che il partito si sieda al tavolo sardo guidato da Fdi, tratti e rientri con quello che può passare come “atto di generosità per l'unità della coalizione”.

«Se le forze di maggioranza vogliono rompere la tradizione degli uscenti, lo dicano e lo motivino ufficialmente» è la condizione sardista per trovare la pace.

Secondo alcuni la via della trattativa sarebbe quella di un terzo nome, diverso da Truzzu e Solinas, che metta d'accordo tutti. I Quattro Mori, così come la Lega che li sostiene, difficilmente correrebbero da soli e punterebbero quindi ad alzare la posta. E in questo senso magari potrebbero lasciarsi tentare da un accordo con Renato Soru, l'outsider di centrosinistra, sulla base di un programma incentrato su autonomia e indipendentismo. 

(Unioneonline)

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