Nel centrodestra sardo (e non solo) è arrivata l’ora della resa dei conti tra FdI da una parte e Lega-Psd’Az dall’altra.  Fratelli d’Italia, attraverso una nota della senatrice Antonella Zedda, ha messo il veto a una ricandidatura di Christian Solinas alla presidenza della Regione: «Non ci sono più le condizioni per sostenere un secondo mandato», ha affermato la meloniana, sottolineando la necessità della convocazione di una riunione di coalizione per organizzare la sconfitta «di un centrosinistra confuso». 

Il presidente del Psd’Az

A stretto giro, a difesa del governatore, è arrivata la presa di posizione del presidente sardista, e assessore regionale ai Trasporti, Antonio Moro:  «Fratelli d’Italia, in Sardegna, fa parte integrante della Giunta regionale e con il suo stimato rappresentante in seno all’esecutivo ha sempre votato i provvedimenti iscritti all’ordine del giorno che sono stati sempre approvati all’unanimità», premette l’esponente del Quattro Mori. Che poi passa all’affondo personale: «Non può essere considerato di certo una novità il fatto che la coordinatrice regionale del partito Fratelli d’Italia, abbia, in più occasioni, attraverso decisioni e condotte non condivise dal resto delle forze politiche, spaccato la coalizione di centrodestra-civica-sardista. Così come dimostrano le elezioni amministrative tenutesi a Capoterra, Iglesias o Assemini, nelle quali le scelte della coordinatrice FdI hanno, nei fatti, condotto il suo partito alla sconfitta». 

Una stilettata che fa da preludio alla contestualizzazione nazionale della presa di posizione del partito di Giorgia Meloni: «Il Psd’Az», conclude Moro, «alla luce di quanto in queste ore accade in Trentino, dove FdI ha ritirato i propri rappresentanti dalla Giunta Fugatti, rigetta con fermezza il tentativo in atto di utilizzare la Sardegna come rappresaglia nei confronti della Lega per una irrisolta questione di poltrone in seno alla provincia autonoma di Trento». 

Il riferimento è allo strappo nella regione del nord Italia , dove il 22 ottobre ha fatto il bis il leghista Maurizio Fugatti. L’accordo preelettorale tra Fdi, Lega e Forza Italia prevedeva che, in caso di vittoria, la vicepresidenza della Giunta sarebbe andata alla meloniana Francesca Gerosa. Fugatti non le ha dato la delega e FdI è uscita dalla Giunta, assicurando solo un appoggio esterno. 

Il sindaco di Cagliari 

In Sardegna intorno a Solinas fanno quadrato solo i Quattro mori e la Lega, con il leader Matteo Salvini che nei giorni scorsi ha confermato il pieno appoggio al presidente uscente. 

Tutto in un sabato, comunque. A Cagliari il sindaco Paolo Truzzu ieri ha convocato una convention  per fare un bilancio di 4 anni e mezzo di mandato alla guida della città. C’era anche il deputato del suo partito, Salvatore Deidda: «È legittimo che Paolo, dopo quanto fatto a Cagliari», ha detto il parlamentare, «sia candidato alla presidenza della Regione». 

Gli avversari

Nel centrosinistra, intanto, Alessandra Todde va a incassare la standing ovation degli attivisti del Movimento 5 Stelle riuniti a Tramatza, con un applauso che ha coinvolto anche  i consiglieri regionali pentastellati presenti.  

Qualcos’altro però si muove. Il sindaco di Quartu Graziano Milia continua a dichiarare di non volersi candidare in alcun modo. Intanto però è stata annunciata la nascita dell’associazione «politica e culturale» “Rinascita Sardegna”, da lui presieduta.  I dieci soci fondatori, si legge in una nota, «hanno firmato l’atto costitutivo e approvato lo statuto. Dopo un ampio dibattito, è stato eletto il comitato direttivo che sarà presieduto da Salvatore Murgioni».  L’associazione sarà presentata ufficialmente nel corso di un’assemblea aperta a tutti che si terrà giovedì 7 dicembre alle 17,30 al Caesar’s Hotel di Cagliari. Il motto? «Non è mai troppo tardi per un nuovo inizio».

(Unioneonline/E.Fr.) 

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