Dice che uno dei provvedimenti che lo rendono più orgoglioso da quando è alla guida di Cagliari è quello che da due anni permette a persone con gravissima disabilità di trascorrere quattro ore al mare, al Poetto, come chiunque (grazie al progetto del Comune con l'Esercito che si chiama la Terrazza di Pier). Ma poi quando snocciola i dati della Tari, quasi si illumina: «Insieme a Rovigo, siamo l'unica città in Italia che negli ultimi quattro anni ha abbassato la Tari: -15%».

Paolo Truzzu raduna il gruppo e la base di Fratelli d'Italia in un albergo cagliaritano per tracciare il bilancio dei suoi anni da sindaco di Cagliari. Lo fa per raccontare come è cambiata la città (300 milioni di motivi è il tema dell'incontro) ma sono in molti a pensare che sia anche l'occasione per capire se annuncerà ufficialmente la sua candidatura alla presidenza della Regione.
Lui, però, glissa quando gli domandano se sarà lui la guida per il centrodestra, e lo fa anche quando Salvatore Deidda, parlamentare di FdI e presidente della commissione Trasporti alla Camera, gli offre l'assist: «Dopo il grande lavoro fatto su Cagliari è legittimo che Paolo Truzzu sia candidato alla guida della Regione».

Il sindaco risponde invece su tutto sui cantieri aperti in città, sulla riqualificazione del Poetto, sui nuovi sistema di illuminazione pubblica, sul tema dei rifiuti. Un'ora per illustrare «le tante cose fatte per la città» con quei 300 milioni di euro di investimenti, «tralasciandone tante altre». Saluta ribadendo che «se anche qualche nastro», per inaugurare opere, «non lo taglieremo, questo non sarà un problema. Perché chi amministra una città lo fa con un obiettivo: migliorare le cose per i cittadini e non mettersi una medaglietta al petto. Siamo partiti nel 2019 con l'idea di cambiare Cagliari, il nostro obiettivo è lasciare una città migliore a chi verrà dopo di noi».

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