Primo incontro di maggioranza sotto la guida della presidente della Regione Alessandra Todde. «Oggi è una giornata di festa, ma anche di lavoro con gli eletti per riuscire a correre e affrontare i problemi da affrontare in via prioritaria», ha detto la governatrice all’hotel Mistral a Oristano dove ha riunito i trentasei consiglieri eletti.

«Già oggi puntiamo a costruire una squadra coesa anche in Consiglio regionale». Quanto alla Giunta, ha sottolineato, «a noi interessa la squadra migliore, quindi è importante confrontarsi anche con chi è stato eletto». Ad ogni modo, l’obiettivo resta quello di arrivare alla prima seduta del Consiglio con la Giunta pronta.

La seduta (foto Murgia)
La seduta (foto Murgia)
La seduta (foto Murgia)

«La campagna elettorale è terminata, ora è arrivato il tempo di governare insieme e di dimostrare che il cambiamento è arrivato. Lo dobbiamo fare con velocità per affrontare le sfide che ci attendono»: è uno dei passaggi dell’intervento della presidente in pectore in occasione del primo vertice del Campo Largo con tutti gli eletti, durato tre ore. Al tavolo con la presidente, le consigliere, davanti tutti gli altri. Todde ha ricordato a tutti che «io sono molto accessibile, mi vedrete spesso, e questa è una grossa differenza rispetto all’uscente che si è visto poco».

Piero Comandini (Pd) ha evidenziato la prova di unità data dalla coalizione: «Dobbiamo essere quelli che insegnano a qualche leader nazionale che l’unità viene prima di tutto. Dobbiamo dimostrare generosità nell’affrontare i prossimi appuntamenti elettorali. Abbiamo vinto grazie a noi e grazie a te».

Per il coordinatore M5S Ettore Licheri è al tavolo di via Emilia che è scattato qualcosa: «Tutti abbiamo rinunciato a un pezzo di noi stessi per l’insieme. Questa è l’arte di arrivare alla soluzione». Thomas Castangia di Avs ha confermato che «se serve dobbiamo saperci anche scontrare ma con l’obiettivo di trovare sempre la sintesi». Sebastian Cocco di Uniti con Todde ha invitato a «non perdere il contatto con i territori». Franco Cuccureddu di Orizzonte Comune si è soffermato nell’analisi del voto: «Le elezioni le ha vinte Alessandra Todde perché la gente ha creduto in lei che infatti ha ottenuto quarantamila voti in più delle liste. Ma questo è stato possibile grazie alla legge elettorale che consente il voto disgiunto. Per questo prima di dire che dobbiamo modificare la legge elettorale, pensiamoci».

Il presidente dei Progressisti Massimo Zedda ha parlato del tentativo, fallito, di riportare a casa chi non lo era fin dall’inizio. «Questo – ha detto - è il primo esperimento tra forze che si guardavano in cagnesco». Luca Pizzuto di Sinistra Futura ha richiamato l’attenzione di tutti sulle risorse per il Reis, «da rimpolpare», e sulla moratoria contro la speculazione sulle energie rinnovabili. Le ultime a intervenire sono state le consigliere: Maria Laura Orrù (Avs), Camilla Soru e Carla Fundoni del Pd, Lara Serra del M5S e Paola Casula di Sinistra Futura. Assente la consigliera più votata, Desirè Manca.

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