"Se lo Stato deve mettere soldi per salvare i conti correnti, dobbiamo fare in modo che quella banca sia nazionalizzata. Il nostro progetto è la banca pubblica degli investimenti".

Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un'intervista al "Corriere della Sera", parlando della situazione di crisi della Banca Popolare di Bari, commissariata da Bankitalia.

"Se una banca fallisce non è colpa dei risparmiatori. La solidità del sistema è fondamentale, ma se ci sono manager che hanno prestato soldi allo scoperto, devono pagare. Il tempo del silenzio è finito", ha precisato il leader politico del M5s, spiegando che in Consiglio dei ministri si può avviare "il procedimento che metta agli atti i nomi di chi ha ricevuto soldi allo scoperto, facendo chiarezza sui legami politici locali, e contestualmente mettere al riparo i risparmi. E bisogna far partire la commissione d'inchiesta sulle banche".

Di Maio ha poi parlato del movimento delle Sardine, dopo il primo raduno a Roma in piazza San Giovanni, dove ieri si sono riunite 100mila persone: "Ogni nostra convergenza è sempre sul programma. Ma facciamo così: per ipotesi, sarebbe bello lavorare insieme su ambiente, giustizia, diritti sociali, lavoro, casa e aiuto alle persone in difficoltà".

(Unioneonline/F)
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