«È un caso di omonimia, o il Roberto Raimondi che la giunta regionale ha nominato direttore generale dell’ufficio dell'autorità di gestione del programma Eni Cbc Bacino del Mediterraneo (una sorta di autorità regionale che si occupa di cooperazione tra i Paesi transfrontalieri) sia lo stesso che compare nello scandalo dei Panama Papers?».

La domanda, posta col tono di chi conosce già la risposta, è arrivata da Massimo Zedda (Progressisti), mentre in Consiglio regionale si dibatte della legge Finanziaria. La sua attenzione è stata attirata da un emendamento che riguarda le modalità di controllo dell'ente sardo che si occupa della cooperazione Euro-Mediterranea  attraverso la gestione di importanti canali di finanziamento. E Zedda ha voluto vederci chiaro. 
Il suo quesito per ora rimane senza risposta ufficiale. Di certo un Roberto Raimondi ha, o ha avuto, ruoli in società registrate nel complesso mondo dei paradisi fiscali legato a Mossack Fonseca, la società panamense regina dell'offshore  sulla quale aveva fatto luce l'inchiesta internazionale sui Panama Papers: emersero flussi miliardari verso luoghi dove il Fisco italiano non poteva arrivare.

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Riceviamo e pubblichiamo:

Il Prof. Raimondi smentisce fermamente di aver mai avuto rapporti con i sigg.ri Mossack e Fonseca e/o di essere stato coinvolto in qualche modo nello scandalo “panama papers”.

La posizione del Prof. Raimondi nonché la Sua incensuratezza erano stati già attentamente vagliati sia dalla Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna che dalla Commissione europea, prima di procedere alla Sua nomina come direttore generale dell'Autorità di gestione.

A riprova di quanto affermato e della totale estraneità del Prof. Raimondi dai “panama papers” sono stati consegnati alla direzione dell'Unione Sarda il suo certificato del casellario ed il certificato carichi pendenti.

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