La manovra giallorossa da 32 miliardi è arrivata, a fatica e con il voto di fiducia, al traguardo finale. Una vera e propria maratona notturna, che si è conclusa con l'approvazione definitiva alle 4.40 del mattino: l'Aula di Montecitorio ha dato l'ok definitivo al testo con 312 voti a favore, 153 contrari e due astenuti.

Presente anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, uno degli ultimi a lasciare la Camera: "Abbiamo approvato il provvedimento più importante per la politica economica e sociale dell'Italia. Da gennaio lavoreremo per dare al Paese le riforme".

A pochi minuti dal voto finale, bagarre in Aula durante l'intervento del pentastellato Leonardo Donno: i deputati di Fratelli d'Italia hanno esposto uno striscione con la scritta "M5S parlava di rivoluzione, ora pensa solo a mangiare il panettone".

Federico Mollicone, uno dei deputati che ha esposto lo striscione, è persino salito sui banchi, provocando l'ira del presidente della Camera Roberto Fico, che lo ha espulso: "È inaccettabile che si salga sui banchi". Il deputato ha fatto resistenza, poi è stato accompagnato fuori dall'Emiciclo dai commessi mentre dai banchi della maggioranza si alzavano le urla: "Fuori, fuori".

Critiche sono arrivate dal centrodestra per il voto di fiducia posto dal governo che ha di fatto disinnescato il dibattito parlamentare, blindando il testo approvato dal Senato. Anche Salvini è andato all'attacco, ma un anno fa il suo stesso governo gialloverde aveva posto la fiducia sulla manovra.

(Unioneonline/L)
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