Ennesima tegola per il Movimento 5 Stelle.

A venti giorni dall'appuntamento elettorale del 4 marzo, in pieno caso Romborsopoli, spuntano altri due candidati accusati di far parte della massoneria.

Come fa sapere lo stesso Movimento in una nota, si tratta di Bruno Azzerboni, candidato in Calabria e Piero Landi in Toscana, che "al momento della sottoscrizione della candidatura non hanno detto la verità e non ci hanno informato di far parte di una loggia massonica".

Per questa ragione il Movimento ha annunciato che, in caso di elezione, sarà loro "richiesto di rinunciare al seggio".

"Li inibiamo dall'utilizzo del simbolo e ci riserviamo di agire nelle opportune sedi al fine di risarcire eventuali danni di immagine cagionati al MoVimento 5 Stelle", affermano ancora i vertici grillini.

Il provvedimento di espulsione, riferisce ancora la dirigenza del M5S, riguarda anche Lello Vitiello - l'avvocato candidato nel collegio di Castellammare di Stabia, la cui vicinanza alla massoneria era stata scoperta alcuni giorni fa - e ai parlamentari coinvolti nello scandalo Rimborsopoli.

(Unioneonline/F)

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