Salvini chiama e la Sardegna risponde.

Prima a Milano, poi a Pontida, il leader della Lega ha annunciato di puntare su una consultazione popolare per trasformare la legge elettorale in un maggioritario puro.

La proposta, come prevede la Costituzione, deve essere avanzata da cinque Consigli regionali, e quello sardo - alleati del centrodestra permettendo - sarà uno di questi.

Domani a mezzogiorno la Lega porterà in conferenza dei capigruppo una mozione sulla richiesta di referendum che riguarda proprio "l'abrogazione delle disposizioni sull'attribuzione dei seggi con metodo proporzionale in collegi plurinominali nell'elezione della Camera e del Senato". In ogni caso sarà una corsa contro il tempo.

Infatti, se si vuole che la consultazione si celebri nella prossima primavera, il testo deve essere licenziato dalle Regioni e depositato in Cassazione entro il 30 settembre prossimo.

Le altre Regioni coinvolte nell'iniziativa sono Veneto, Piemonte, Lombardia, Liguria e Basilicata.

Il provvedimento, uguale per tutti, deve passare nei rispettivi Consigli regionali con la maggioranza assoluta. Da qui la necessità per i leghisti sardi di cercare da subito un accordo con gli alleati del centrodestra: Fi, Fdi, Riformatori, Udc e Psd'Az.
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