Sono 7mila, secondo gli organizzatori, le persone che hanno partecipato oggi in piazza Santi Apostoli alla manifestazione delle Sardine.

Stavolta Mattia Santori non c'era, e neanche gli altri tre fondatori, impegnati a Bologna per la manifestazione di domani a sostegno di Patrick Zaky, lo studente egiziano detenuto nel suo Paese.

Il palco se lo prendono Jasmine Corallo - portavoce in Calabria - Lorenzo Donnoli e Massimiliano Perna, esponenti di Emilia Romagna e Sicilia.

Da qui attaccano tutti, in primo luogo la Lega e i decreti sicurezza. "Noi non parliamo di cambiare i decreti sicurezza - dice Cristallo -. Noi chiediamo di abrogarli. La differenza è sostanziale. Mi rendo conto che è una scelta che i Cinquestelle hanno fatto e ritrattarla può essere complicata per loro, però forse potrebbe servire loro per mostrare una volontà reale di discontinuità rispetto alla loro alleanza con Salvini, potrebbe essere utile per ricostruire qualcosa".

Poi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio "che si fa i selfie mentre Patrick Zaky è in mano ai torturatori, è indecente anche come leader di un partito", dice Lorenzo Donnoli.

E ce n'è anche per il Pd, il partito più vicino alle Sardine: "Possono anche ringraziarci per aver dato una mano in Emilia e invitarci alle assemblee, ma bisogna cambiare strada", scandisce Perna. E ricorda che Andrea Orlando da ministro ha "ridotto i gradi di giudizio per i ricorsi dei rifugiati" e Marco Minniti "firmato i memorandum con la Libia", dove sono sorti i lager.

"È ora che Zingaretti faccia vedere il cambiamento che ha annunciato", attacca Donnoli, militante Lgbt, che chiede anche una legge sulla transomofobia e le nozze paritarie.

(Unioneonline/D)
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