"La situazione è davvero complicata perché siamo puniti da regole irragionevoli. I conti sono migliori del previsto e vogliamo evitare le sanzioni". Il premier italiano Giuseppe Conte non ci sta e attacca frontalmente la Commissione Europea a Bruxelles, in Belgio.

I due miliardi stanziati dal governo per la manovra non sono ritenuti sufficienti, ma il presidente del Consiglio è convinto del contrario: "Per noi parlano i numeri. Non posso chiedere di evitare regole che non mi piacciono per scansare la procedura, ma posso contestare le cifre. Ecco, contesto le loro stime di crescita. Io le conosco bene".

E alla domanda se la Commissione si sia irrigidita per le dichiarazioni non esattamente "amichevoli" del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e del ministro dello Sviluppo e del Lavoro, Luigi Di Maio, Conte è deciso: "Se è accaduto questo sarebbe davvero molto grave. Non ci si può basare su reazioni emotive, perché le regole sono regole e come tali vanno rispettate e applicate. Moscovici dice che le direttive vanno attuate? Ha ragione, non ci possono essere interpretazioni, ma solo scelte intelligenti".

Intanto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha annunciato un nuovo summit per il 30 giugno riguardo le nomine e i posti chiave a Bruxelles: "Nessun candidato ha ottenuto la maggioranza".

(Unioneonline/M)
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