«La lettura della prima decisione in sede giudiziaria riguardante la grillina Todde è impietosa. Negli atti riguardanti la sua candidatura ci sono violazioni non sanabili. Non ha nemmeno indicato il mandatario o il suo conto corrente. Non si tratta quindi di cose alle quali si possa porre rimedio».

Ne è convinto il responsabile degli Enti locali di Forza Italia, Maurizio Gasparri: dopo la dichiarazione di decadenza, secondo l’ex ministro, la presidente della Regione non avrebbe spiragli per uscire da una situazione che giudica compromessa. 

«Del resto, avendo alle spalle un organizzatore noto per la sua incapacità tra gli esponenti grillini, non poteva che finire così», dice Gasparri. «Il loro regista si è fermato in campo di diritto alla lettura del “manuale delle Giovani Marmotte”. Che lo avrebbero comunque espulso per ignoranza. Ovviamente bisognerà seguire le procedure, ma nessuno si illuda di cancellare, con voti politici illegittimi, delle violazioni che non possono che portare alla decadenza della Todde. Seguiremo la vicenda passo, passo. Senza fare sconti a nessuno».

Quelli« che hanno invocato moralizzazione e regole ad ogni piè sospinto saranno travolti dalla loro incapacità di conoscere, rispettare ed applicare le norme», prosegue l’esponente azzurro, «E rendiamo noto che se la Todde si ostinasse a amministrare i suoi atti sarebbero viziati da una nullità non superabile. Come peraltro potrebbe accadere per quanto fatto dal giorno della sua elezione a ora. Pertanto prima se ne va e meglio sarà per la gente di Sardegna, che ha bisogno di un governo legittimo, composto da persone che conoscano le regole della democrazia. Non di chi ignora ogni cosa come i grillini o ex tali. Che del resto, lo diciamo da tempo, hanno rappresentato una delle parentesi più oscure della vita democratica italiana. La loro evaporazione è garanzia di libertà per tutti. Siamo pronti a questa nuova sfida elettorale mentre chi ha violato le regole eviti di creare altri danni e si astenga da qualsiasi atto politico ed amministrativo. Ignoranti a casa e legalità in consiglio». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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