Vola il prezzo del gas, che fa segnare il nuovo record superando i 320 euro per megawattora alla Borsa di Amsterdam. L’emergenza bollette rientra di prepotenza al centro della campagna elettorale.

Carlo Calenda propone di interrompere la campagna elettorale e fa un appello a tutti i rivali. Enrico Letta chiede invece al governo Draghi un decreto legge immediato per raddoppiare il credito d’imposta e intervenire sui prezzi “disaccoppiando i costi dell'energia fossile da quelli delle rinnovabili”. Giorgetti della Lega propone invece uno scostamento di bilancio, per cui incassare l’ok dall’Europa.

Anche Calenda propone di agire in deficit e propone la sospensione “di un giorno” della campagna elettorale: il tempo di “sedersi a un tavolo e supportare Draghi per un piano assolutamente straordinario che fermi lo tsunami nazionale”, altrimenti “chiunque governerà dopo il 25 avrà un Paese devastato.

Sospensione che non convince gli altri leader: “Forse sa che ha già perso”, è la risposta di Salvini. “Risposta da adolescente che non ha mai lavorato un giorno fuori e neanche dentro la politica”, controreplica il leader di Azione.

“Carlo, vedo che la campagna elettorale ti ha svegliato – risponde caustico Giuseppe Conte -, noi l’allarme per interventi massicci, scostamento di bilancio e tetto al prezzo del gas lo abbiamo lanciato sei mesi fa portando proposte a Draghi, ma le risposte non sono arrivate”. Il leader M5S ricorda anche che il governo “si è perso per strada 9 miliardi di extraprofitti delle imprese necessari ad aiutare i cittadini, e ora pagano le famiglie”.

(Unioneonline/L)

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