Dopo ore di attesa il premier incaricato Mario Draghi sale al Quirinale per sciogliere la riserva sul nuovo esecutivo.

Pronta dunque la lista dei ministri: in totale saranno 23. Otto tecnici, 15 politici: quattro del Movimento 5 Stelle, tre della Lega, tre Forza Italia, tre del Pd, 1 Leu, 1 Italia viva. Otto le donne, quindici gli uomini.

ECCO L'ELENCO:

CON PORTAFOGLIO - Luigi Di Maio (M5s) agli Esteri, Luciana Lamorgese all'Interno, Marta Cartabia alla Giustizia, Lorenzo Guerini (Pd) alla Difesa, Daniele Franco all'Economia e finanze, Giancarlo Giorgetti (Lega) allo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli (M5s) alle Politiche agricole, Roberto Cingolani alla Transizione ecologica, Enrico Giovannini ai Trasporti, Andrea Orlando (Pd) al Lavoro, Patrizio Bianchi all'Istruzione, Cristina Messa all'Università, Dario Franceschini (Pd) alla Cultura, Roberto Speranza (Leu) alla Salute. Roberto Garofoli sottosegretario.

SENZA PORTAFOGLIO - Federico D'Incà (M5s) ai Rapporti col Parlamento, Vittorio Colao all'Innovazione tecnologica, Renato Brunetta (Fi) alla Pubblica amministrazione, Mariastella Gelmini (Fi) agli Affari generali e Autonomie, Mara Carfagna (Fi) al Sud e coesione territoriale, Fabiana Dadone (M5s) alle Politiche giovanili, Elena Bonetti (Iv) alle Pari Opportunità, Erika Stefani (Lega) alle Disabilità, Massimo Garavaglia (Lega) al Coordinamento di iniziative nel settore del turismo.

LE REAZIONI - "Buon lavoro al nuovo governo Draghi che sosterremo con lealtà e convinzione. Auguri alla sua squadra scelta in piena autonomia dal presidente", commenta il segretario del Pd Nicola Zingaretti. "Imprese, turismo, disabili. Lega da subito al lavoro pancia a terra per aiutare e rilanciare il cuore dell'Italia", le parole del leader della Lega, Matteo Salvini.

"Buon lavoro al Presidente Mario Draghi che dovrà guidare il Paese in questa difficile fase storica. Il MoVimento 5 Stelle garantirà il suo sostegno all'esecutivo con lealtà e correttezza. Auguro buon lavoro, in particolare, ai 4 ministri del MoVimento e a Roberto Cingolani, nuovo Ministro per la Transizione Ecologica, il dicastero che abbiamo fortemente voluto e che caratterizzerà l'intera azione di questo governo. Questo è il governo della transizione ecologica", commenta il capo politico M5S Vito Crimi.

Il dissidente Alessandro Di Battista si limita a un "Ne valeva la pena?".

LA SQUADRA - Ai tecnici vanno tutti i ministeri chiave ma sul fronte politico sono rappresentati tutti i partiti dell'ampia maggioranza che sostiene l'esecutivo. Ora manca il giuramento, in agenda alle 12, e poi si terrà il primo Consiglio dei ministri.

A metà settimana (da mercoledì al Senato) toccherà infine alle Camere votare la fiducia e a quel punto inizierà la corsa contro il tempo. L'emergenza sanitaria, economica e sociale - lo ha detto Draghi accettando l'incarico il 3 febbraio - sono le priorità: i temi si intrecciano e molto passerà per il Recovery plan.

LA TRATTATIVA - Stando a quanto emerso, la telefonata ufficiale ai leader di partito è arrivata poco prima della salita al Quirinale, con molti ministri che hanno appreso di essere in squadra guardando la tv.

Ma in realtà la prima reazione alla lettura della lista fa trapelare non pochi malumori: tra i delusi dall'esclusione i "contiani" e quei Cinquestelle che avevano combattuto Roberto Garofoli quando era al ministero dell'Economia e ora lo vedono approdare al ruolo chiave di sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

(Unioneonline/D)
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