Domani il premier Conte a Cagliari, la lettera a L'Unione Sarda
"Dobbiamo promuovere lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del nostro territorio - scrive il presiente del Consiglio - incentivando il Sud a liberare le sue energie migliori e a superare le vecchie logiche dell’immobilismoIn vista della visita di domani a Cagliari, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha inviato una lettera in cui annuncia la firma del Contratto di sviluppo, che prevede investimenti sulle infrastrutture in Sardegna.
Nel suo breve viaggio nell'Isola Il capo del Governo sarà alle 15.30 nella prefettura del capoluogo per poi fare visita al Museo archeologico di piazza Arsenale.
Ecco il testo della lettera che ha scritto a L'Unione Sarda:
"Gentile Direttore,
domani sarò in Sardegna, a Cagliari, per confrontarmi con rappresentanti delle Istituzioni e di varie associazioni di categoria, con stakeholder ed esponenti della società civile per avviare, insieme a loro, un Contratto istituzionale di sviluppo (CIS). Intendo promuovere questo strumento per mettere in moto investimenti e processi virtuosi per il rilancio del territorio, che estenderemo successivamente a tutta la Regione.
Come ho avuto modo di dire più volte, ci sono tutti i presupposti perché nel 2019 inizi una stagione di riscatto per l’Italia intera, a partire dal Sud. Ci sono tante energie da liberare in questi territori, dalle enormi potenzialità ancora inespresse e con una specificità da valorizzare. Per far questo servono progetti sostenibili, innovativi e plausibili. Ma, soprattutto, serve fare gioco di squadra, fare 'sistema'.
Il contratto di sviluppo che attueremo e le modalità con cui lo avvieremo domani, con il coinvolgimento del ministro per il Sud Barbara Lezzi e attraverso il confronto e il dialogo con il territorio e la preziosa collaborazione con Invitalia, rispondono proprio a questa logica. Il risultato saranno investimenti, cantieri, ossigeno per le imprese e per tutto il tessuto produttivo locale.
Troppe volte ci siamo scontrati con iniziative di sviluppo non coordinate o, peggio, con una cattiva programmazione che ha dissipato o sottoutilizzato risorse nazionali e comunitarie. Per questo siamo al lavoro per assicurare efficienza sull’utilizzo dei fondi europei e qualità della spesa pubblica nel Mezzogiorno e nelle aree più svantaggiate del Paese.
Il modello è quello inaugurato per la Puglia e, in particolare, per la Capitanata, dove l’iniziativa ha già stimolato la presentazione di circa 100 progetti. Domani, prima di giungere a Cagliari, sarò in Molise e in Basilicata per iniziative analoghe.
Il Contratto istituzionale di sviluppo si inserisce in un progetto di sviluppo del Paese più ampio, che prevede il Piano nazionale per la messa in sicurezza del territorio e il riammodernamento delle infrastrutture che presenteremo entro febbraio: un corposo piano da oltre 9 miliardi di investimenti, che tornerà utile non solo ad affrontare le emergenze legate al dissesto del suolo, attraverso progetti e opere immediatamente cantierabili, ma anche per interventi strutturali di prevenzione contro i rischi idrogeologici e quelli derivanti dalla cattiva manutenzione delle infrastrutture.
Ricordo, inoltre, il Patto per i cantieri attraverso cui vogliamo accelerare le centinaia di cantieri presenti su tutto il territorio nazionale.
Abbiamo poi destinato importanti risorse agli Enti locali, ai Piccoli Comuni quelli sotto i 20mila abitanti, per la manutenzione e messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici con un percorso cronologico ben preciso da avviare già nella prima parte del 2019. Per i territori della Sardegna sono previsti oltre 17 milioni di euro.
Dobbiamo promuovere lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del nostro territorio incentivando il Sud a liberare le sue energie migliori e a superare le vecchie logiche dell’immobilismo.
Stiamo seminando per raccogliere, presto e tutti insieme come Paese, i frutti di questo lavoro".