"Non usciremo dalla moneta unica".

Lo ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio in un'intervista a Skytg24.

Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha parlato dell'accordo raggiunto all'interno del governo sul documento di aggiornamento al Def, che prevede un rapporto deficit/Pil al 2,4%, e della reazione dei mercati, dopo che ieri la Borsa di Milano ha chiuso in rosso (-3,7%)

Di Maio ha definito queste reazioni "normali", aggiungendo: "Ho visto diversi analisti non centrare l'obiettivo, pensando a una scusa della manovra per uscire dall'Europa e dall'euro, noi abbiamo fatto la 'manovra del popolo' che per la prima volta ricostituisce diritti sociali distrutti".

E sullo spread ha affermato: "Sono tranquillo anche se è salito, perché a fine giornata è sceso".

Ha poi difeso la scelta dell'esecutivo conte "Appena il Def sarà pubblicato si vedrà che c'è il più grande piano di investimenti della storia italiana. Quel po' di debito che facciamo in più lo ripagheremo nei prossimi anni con la crescita".

Infine, ha parlato del ministro dell'Economia Giovanni Tria che, secondo alcune indiscrezioni di stampa, avrebbe avuto intenzione di dimettersi, ma sarebbe stato fermato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

"Noi difendiamo Tria, deve restare al Mef. Si è descritta una situazione che non è vera", ha detto a riguardo il vicepremier, che non ha però risparmiato una stoccata ai funzionari del ministero, già criticati dal portavoce di Giuseppe Conte Rocco Casalino: "Il Ragioniere generale Daniele Franco l'ho visto una volta sola e non posso dire se mi fido o non mi fido. Al Mef però ho trovato trabocchetti e insidie di funzionari che invece di fare il loro dovere fanno gli interessi dei vecchi partiti".

(Unioneonline/F)

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