Emergono i primi dati sul vertice di maggioranza in corso a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro dell'Economia Giovanni Tria.

Un "confronto duro e serrato", riferiscono fonti, soprattutto sul rapporto deficit-Pil.

Lega e M5S, dopo giorni di incertezze, hanno trovato l'accordo sul 2,4%.

"Sarà la manovra del cambiamento" hanno annunciato i leader dei due partiti.

Tria, assente nella prima parte dell'incontro, ha cercato di ritoccare il deficit al 2,1%, ma la sua proposta è stata respinta.

IL TESTO - Tra gli elementi che compongono il testo ci sono 10 miliardi per il reddito di cittadinanza, destinati a 6,5 milioni di persone; un miliardo e mezzo è invece diretto a risarcire i truffati dalle banche.

LO STALLO - "Stiamo discutendo per avere il meglio per i cittadini italiani", aveva detto Di Maio, smentendo tra l'altro di aver mai chiesto le dimissioni di Tria.

"Siamo a un bivio storico e non possiamo arretrare di un centimetro: dobbiamo abolire la povertà con il reddito di cittadinanza e dare al Paese le riforme strutturali e gli investimenti necessari per rilanciare la crescita" era la sua posizione.

Il Consiglio dei ministri, previsto per le 20, è in realtà iniziato con un'ora di ritardo dopo il raggiunto accordo all'interno della maggioranza.

Dopo l'annuncio dell'intesa, parlamentari e militanti grillini si sono presentati davanti a Montecitorio per festeggiare.

(Unioneonline/D-s.s.)

LE TENSIONI:

© Riproduzione riservata