C’era un re, adesso la Sardegna ha una regina delle preferenze: la sassarese Desirè Manca, Movimento 5 Stelle, ha incassato oltre 8.000 voti. Il dato preciso non è ancora disponibile, sempre perché i numeri ufficiali sono in ritardo: il sito della Regione dice che 8.020 sardi  del collegio sassarese hanno scritto il suo nome sulla scheda, accanto al simbolo della lista che ha espresso anche la presidente della Regione Alessandra Todde. «E ne mancano, ne mancano», dice Manca, stremata: «Ho dormito due ore», aggiunge. Ma definirla “soddisfatta” forse è riduttivo. La breve parentesi di sonno è arrivata alla fine di una campagna elettorale intensa e alla chiusura di cinque anni trascorsi all’opposizione, battagliera, alla Giunta Solinas dai banchi del Consiglio regionale.

Una posizione che, alla fine, potrebbe averle dato un vantaggio nell’acquisizione del consenso:  «Purtroppo ho avuto gioco facile a combattere logiche di potere spartitorie». Il risultato elettorale è stato comunque sorprendente, superiore di qualche migliaio di voti anche rispetto a quello della macchina da voti del territorio, Antonello Peru: «Non è detto che sia necessario lavorare con una logica finalizzata allo scambio», dice tagliente Manca. 

Il suo terreno d’attacco preferito, durante la legislatura Solinas, è stata la sanità. Il M5s governa, prenderà pezzi importanti della Giunta. E lei ha fatto il botto. Il cronista che ha fatto le domande ha parlato con la prossima assessore alla Sanità? «Ha parlato con Desirè Manca, che continuerà a lavorare per il popolo». In quale ruolo, si vedrà.

  

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