Mentre si attende ancora la proclamazione degli eletti e la neogovernatrice della Sardegna in pectore Alessandra Todde è già al lavoro per formare la sua giunta e mentre il centrodestra e Paolo Truzzu attendono l’esito ufficiale dello scrutinio («Parlerò solo alla fine» ha ribadito il sindaco di Cagliari), i partiti del Campo Largo hanno iniziato a riflettere sul nome che dovrà ricoprire il delicato incarico di presidente del nuovo Consiglio regionale.

La consuetudine vuole che la carica spetti al candidato più votato della coalizione che ha vinto le elezioni e in questo caso il nome sarebbe quello di Desirè Manca, che ha ricevuto nelle urne oltre 8mila preferenze. Ma c’è un ma: Manca, infatti, è un’esponente del Movimento 5 Stelle come Alessandra Todde e dunque, se la consuetudine venisse rispettata, le due più alte cariche delle istituzioni regionali batterebbero entrambe la bandiera pentastellata.

Il tutto con il Pd che è risultato il partito più votato della coalizione. Dunque Manca potrebbe essere destinata alla giunta, con un assessorato “di peso”, mentre per la presidenza dell’assemblea potrebbe essere scelto un esponente dei dem.

Nel totonomi in questo caso ci sarebbero Piero Comandini, Giuseppe Meloni e Roberto Deriu

(Unioneonline)

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