Consigliera esce dall’aula per allattare il figlio, la Lega attacca: «È così che fai politica?»
Polemiche a Biella per i commenti contro la capogruppo del Pd, assentatasi per accudire il suo bimbo di pochi mesiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La capogruppo del gruppo Pd si assenta durante la seduta serale del consiglio comunale per andare ad allattare il figlio di 8 mesi. E i colleghi del centrodestra iniziano ad attaccarla, accusandola di «poco attaccamento alla politica», arrivando, viene riferito, quasi ad insultarla.
È successo a Biella e l’accaduto ha innescato polemiche politiche.
Secondo quanto documentata da una tv locale, la bagarre è iniziata quando la consigliera dem – nonché candidata sindaca alle prossime amministrative Marta Bruschi si è alzata dal suo posto per «motivi familiari», ovvero per allattare il figlioletto.
A quel punto un consigliere della Lega, Alessio Ercoli, tuona, nel corso del suo intervento: «Vedo che tra i banchi della minoranze c'è un'assenza importante. A due delibere dalla fine, il nuovo capogruppo Pd nonché candidata sindaca è andata via. Non è un consigliere qualunque, sono le 9 e 30 di sera, questo dimostra un ottimo interesse - ironizza - nei confronti della politica. Immagino come possa un domani fare il sindaco».
A quel punto i toni si accendo, con Andrea Foglio Bonda, consigliere della lista Buongiorno Biella, che replica al leghista: «Stai seriamente dicendo che una donna che va a guardare la sua bambina non può fare il sindaco?». Poi la seduta si scalda e la polemica monta, arrivando anche sui social, con i deputati e le deputate del Partito democratico che hanno pubblicato su Instagram uno spezzone dell'intervento del consigliere leghista, commentando: «Solidarietà a Marta Bruschi, la candidata sindaco del Pd a Biella che si è assentata per alcuni minuti dall'aula del consiglio comunale per andare ad allattare la figlia e che, per questo, è stata insultata da un consigliere della Lega».
«Ecco chi sono: - aggiungono i dem - parlano tanto di famiglia e attaccano violentemente una donna perché si prende cura della propria figlia. E arrivano a dirle che, per questo, "non può fare il sindaco". Una scena ripugnante. Forza Marta».
(Unioneonline/l.f.)