A due settimane dalle elezioni non c'è ancora la composizione ufficiale del Consiglio comunale. Massimo Zedda ha vinto al primo turno ed è stato proclamato sindaco l'8 giugno, ma non è ancora arrivata la proclamazione formale degli eletti in Consiglio. La commissione elettorale dovrebbe concludere i lavori all'inizio della settimana, nelle stesse ore in cui il sindaco avvierà le consultazioni.

L'ATTESA Sta diventando snervante per il Pd e il Psd'Az che non sanno ancora quali e quanti candidati potranno sedersi nell'Aula consiliare. Le incognite sono due: il numero dei seggi che spettano alla maggioranza e la manciata di voti che separano gli ultimi degli eletti dai primi degli esclusi. Nelle prossime ore verrà presa la decisione finale che fisserà in 20 o 21 i seggi che spettano alle liste di centrosinistra. Una fase di stallo che ha rallentato anche i lavori per la formazione della nuova Giunta.

«Senza la composizione definitiva del Consiglio comunale tutti i ragionamenti sono fermi», spiega il segretario cittadino Pd Nicola Montaldo. «Eravamo impegnati con la campagna per i ballottaggi, nei prossimi giorni aspettiamo i verdetti finali per capire quale sarà l'esatta distribuzione dei seggi. Solo allora potranno partire le consultazioni formali».

CONSIGLIO Dal momento della proclamazione degli eletti, il sindaco avrà dieci giorni di tempo per convocare a domicilio la prima seduta del nuovo Consiglio comunale, che a sua volta dovrà tenersi entro dieci giorni dalla chiamata: a quel punto Massimo Zedda potrà presentare la sua nuova Giunta. Il primo appuntamento sarà presieduto dal consigliere più votato della lista più votata: il compito spetterà quindi al Dem Guido Portoghese. Secondo i rumors la presidenza del Consiglio dovrebbe andare al Pd e proprio Portoghese potrebbe ritrovarsi sulla stessa poltrona. Forte del suo consenso personale potrebbe ambire alla guida dell'Aula anche la più votata in assoluto, Francesca Ghirra di Sel, che in alternativa potrebbe prendere posto nella squadra di Zedda, chiamato a nominare almeno quattro donne su nove assessori.

PD E PSD'AZ Il gruppo del Pd non è ancora definito perché secondo i risultati ufficiosi Maria Grazia De Matteis è la decima eletta con 616 voti, ma ha battuto per poche preferenze altri tre candidati: Marco Benucci con 615, Emilio Montaldo con 612 e Maurizio Chessa con 610. Sono emersi vari errori commessi durante gli spogli notturni e mattutini del 7 giugno e una minima variazione dei risultati potrebbe cambiare l'elenco degli eletti. Stesso rischio per il Psd'Az, dove non è ancora certo il quarto seggio e la terza più votata è stata Monia Matta, che ha solo 4 voti in più rispetto ai 476 di Aurelio Lai. «Siamo in attesa del verdetto ufficiale prima di celebrare il nostro grande risultato», commenta Gianni Chessa, segretario cittadino del Psd'Az e secondo più votato in assoluto. L'ex assessore al Patrimonio della seconda Giunta Floris non nasconde la sua voglia di entrare nella squadra di Zedda: «Ci sono interlocuzioni con la maggioranza e ogni partito cerca di esprimere persone in base alla loro capacità ma anche al risultato elettorale. I cagliaritani ci hanno premiato e chiediamo un riconoscimento».

L'OPPOSIZIONE Sul fronte delle opposizioni Piergiorgio Massidda e Pierpaolo Vargiu smentiscono le voci sulle loro dimissioni. L'ex senatore ha deciso di restare al suo posto e svolgere il ruolo di consigliere di minoranza come già aveva fatto in Consiglio provinciale con Graziano Milia. «Non esiste alcuna incompatibilità e confermo il mio impegno preso con i cagliaritani», assicura il deputato dei Riformatori Piergiorgio Vargiu, «rimarrò in Consiglio, con umiltà e orgoglio, e cercherò di impegnarmi anche a Roma per risolvere situazioni che hanno più implicazioni come il futuro dell'ex ospedale Marino».
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