Autonomia differenziata: la Sardegna approva la mozione per il referendum abrogativo
L’Isola si unisce a Campania, Emilia Rìomagna e Toscana. Todde: «Una battaglia di uguaglianza e orgoglio per i sardi»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La Sardegna si unisce a Campania, Emilia Romagna e Toscana e approva, con i voti della maggioranza del campo largo, la richiesta di referendum abrogativo per la legge nazionale 86 sull'autonomia differenziata, voluta dalla Lega. Rimane in attesa di definire la sua posizione la Puglia.
In ogni caso, il Consiglio regionale della Sardegna questa sera ha dato il via libera alle due mozioni presentate dal capogruppo del Pd Roberto Deriu: una contiene il quesito che
intende abolire interamente la norma, l'altra per la modifica parziale. Eletti anche i due delegati, figure previste dall'articolo 75 della Costituzione, che presenteranno, insieme a quelli delle altre quattro regioni, i quesiti alla Corte costituzionale. Si tratta del presidente dell'Assemblea Piero Comandini e del suo vice Giuseppe Frau.
Appello accorato in Aula da parte della stessa presidente della Regione Alessandra Todde: «Il bilancio dello Stato non è un bilancio differenziato, ha le stesse risorse per tutti e se consentiamo alle regioni con maggior gettito, oggi, di prendersi, come è successo al Veneto, il 90% delle risorse, noi consentiamo alle stesse regioni di andare sempre più avanti delle altre. La nostra legge istitutiva della Regione è di rango costituzionale e noi stiamo permettendo a una legge ordinaria di andare a toccare una carta costituzionale».
La governatrice ha ribadito che il referendum serve «a evitare che ci sia una secessione dei ricchi, evitare che le risorse vadano a chi ne ha già. Si tratta di una battaglia di uguaglianza, di orgoglio, perché, lo dico tirando su la testa più che posso, questa è una battaglia per i sardi»,