L a tormentata nomina del direttore generale dell’Asl di Lanusei, arrivata nella tarda serata di giovedì dopo un penoso tira e molla e rimpallo di responsabilità, è la cartina di tornasole delle difficoltà della sanità sarda. Per mesi l’Ogliastra è stata tenuta in ostaggio dai veti incrociati. Alla fine, la Giunta è stata costretta ad “arrendersi” e nominare Andrea Marras, «uno che va in giro con il Manifesto sotto il braccio», sostenevano i suoi oppositori della maggioranza di governo.

La nomina è arrivata per mancanza di alternative più gradite al centrodestra (senza nulla togliere alle ottime capacità di Marras) e anche perché Lanusei non è una sede appetibile per manager e medici. Con la nomina del dg i problemi sono tutt’altro che risolti.

Per l’ospedale di Lanusei, con un bacino di utenza così limitato e con i reparti sguarniti, sopravvivere non sarà facile. Per riuscirci, dovrebbe fare rete con il più vicino grande ospedale, ovvero il “San Francesco” di Nuoro. Che sta peggio di quello di Lanusei.

Mancano i medici, o meglio, i medici rifiutano di trasferirsi perché nessuno di loro (e non gli si può dare torto) ha voglia di trascorrere le giornate lavorative in reparti zoppi, tra mille difficoltà burocratiche, con un management monco. Non si dimentichi che l’ufficio legale dell’assessorato regionale alla Sanità ha definito “illegittime” le nomine dei direttori amministrativi e sanitari facenti funzione operate dalla Giunta.

I l problema affonda le radici nella scellerata scelta della precedente Giunta di accentrare la sanità in due grandi poli, Cagliari e Sassari, sguarnendo la sanità territoriale. Ora è il cane che si morde la coda: i medici non vanno in realtà dove la sanità non funziona, la sanità non funziona perché non ci sono medici. E siamo al teatro dell’assurdo. L’Asl di Oristano, per tenere aperto il pronto soccorso del “San Martino”, affitta i medici da un’agenzia nazionale. Lo ha denunciato “Fuori dal coro” su Rete4: al pronto soccorso arrivano dottori non specializzati in medicina d’urgenza, che possono trattare solo codici bianchi e verdi. E negli altri casi? Una circolare della Asl dà la risposta: in caso di problema cardiaco dirottare al cardiologo, in caso di malattia degli occhi all’oculista e via dicendo. In pratica ciò che farebbe bene un infermiere professionale durante il triage. Con la differenza che un medico di pronto soccorso assunto costa 400 euro lordi al giorno, uno in affitto 800. Paga Pantalone, naturalmente. Oristano in perenne difficoltà, Lanusei in mezzo al guado, Nuoro sull’orlo della chiusura dei reparti. Un panorama sconfortante che l’ennesima riforma sanitaria non cambierà. Conseguenza logica, il crollo dei livelli di assistenza, specie nelle sedi periferiche. Una pezza è stata la riattivazione delle scuole di specializzazione, dopo i tagli del passato. Si consente agli specializzandi del 3° e 4° anno di partecipare ai concorsi, ma se si considera che i corsi durano 4-5 anni, ecco che serviranno almeno tre anni perché nel sistema regionale vengano inserite forze fresche. Le scelte sbagliate della classe politica (destra, sinistra, centro, nessuna esclusa) si riverberano sulla pelle dei cittadini. La sanità è un modo complesso che andrebbe governato con lungimiranza e spirito di servizio. Mentre da sempre (lo denunciò per primo Berlinguer negli anni 80) è campo di battaglia dei partiti. A margine, due fatti che dovrebbero far riflettere. Ricercatori americani e europei hanno trovato il modo, attraverso l’ingegneria genetica, di sviluppare il vaccino anti Covid dentro le piante di tabacco con un risparmio enorme. Le multinazionali sono in allarme e ogni volta che un gruppo di ricerca annuncia una metodologia nuova, acquistano il brevetto e lo chiudono in un cassetto. Di più. Ora che la peste suina è un caso nazionale (quando era circoscritta in Sardegna al di là del Tirreno nessuno se ne occupava), si parla di abbattimenti per contenere la popolazione dei cinghiali. Ma si ignora che con l’ingegneria genetica si può produrre il vaccino dentro le patate. Non ci sarebbe bisogno neanche di catturare i cinghiali, basterebbe spargere un po’ di tuberi di cui sono ghiotti.

Semplice, no? Proprio per questo non si farà mai.

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