"Passo dopo passo, i nostri combattenti stanno liberando il territorio della nostra nazione”.

Lo annuncia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, facendo il punto sulla controffensiva di Kiev contro le armate russe. Una controffensiva che secondo quanto riferito da Zelensky si starebbe rivelando quanto mai efficace. 

"I soldati della 113ma Brigata separata di difesa territoriale hanno liberato Vasylenkove e Artemivka nella regione di Kharkiv", ha riferito il presidente, ricordando che la “libertà non arriva facilmente” e che “i difensori ucraini stanno combattendo per l'indipendenza di ogni ucraino a costo della vita”.

Dall'inizio di questo mese, ha spiegato Zelensky, l'esercito di Kiev ha ripreso "tremila km quadrati di territorio" alle forze russe, che hanno dovuto ritirarsi da Izyum e da altri insediamenti dell'area.

Liberate anche Kupiansk e Grakove. E secondo l'intelligence del ministero della Difesa britannico le difese russe sono "sotto pressione" sia sul fronte meridionale che quello settentrionale.

Dal canto proprio, Mosca ha invece attribuito il ritiro a una "riorganizzazione" finalizzata alla prossima conquista di tutto il Donbass.

L’impressione degli analisti, però, è che la resistenza di Kiev si stia rivelando, anche e soprattutto grazie all’appoggio e all’invio di armi da parte dei Paesi occidentali, più strenua di quanto il Cremlino si potesse aspettare. 

Nel corso di una telefonata tra il presidente francese, Emmanuel Macron, e il suo omologo russo Vladimir Putin, l’Eliseo fa sapere che il primo ha chiesto al leader di Mosca di ritirare armi pesanti e leggere russe dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

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Gli aggiornamenti di ora in ora:

Arrestato ex capo 007 ucraini a Kharkiv

L'Ufficio investigativo statale ucraino ha annunciato l'arresto dell'ex capo dei servizi di sicurezza di Kiev nella regione di Kharkiv, Roman Dudin, che a fine maggio era stato allontanato dall'incarico dal presidente Volodymyr Zelensky "per non aver operato per proteggere la città dalle primi giorni di una guerra su vasta scala, ma aver pensato solo a se stesso". Lo riporta Ukrinform.

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Allarme aereo in tutta l'Ucraina, “missili dal Mar Nero”

Un allarme aereo è scattato in tutta l'Ucraina. Lo riporta Unian, secondo cui ci sono state esplosioni e blackout in diverse regioni, soprattutto nell'est del Paese. Nexta riferisce anche di missili russi lanciati dal mar Nero, pubblicando un video. Il presidente ucraino Volodymir Zelensky accusa la Russia di essere responsabile del "blackout totale" in atto.

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Soldati Kiev, "arrivati a valico di frontiera con Russia”

Le forze armate ucraine sono arrivate a Hoptivka, un valico di frontiera sul confine ucraino-russo, nel distretto di Dergaci nella regione di Kharkiv. Lo ha riferito il 130esimo battaglione dell'esercito ucraino in un messaggio diffuso da Unian, che precisa che al momento non ci sono conferme da parte dello Stato Maggiore.

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Cremlino, Macron ha chiamato Putin

Il  presidente russo Vladimir Putin e il francese Emmanuel Macron hanno avuto oggi un colloquio telefonico. Lo fa sapere il Cremlino, citato dall'agenzia Tass, sottolineando che la conversazione è avvenuta su iniziativa di Macron. La Ria Novosti aggiunge che i due capi di Stato hanno parlato in particolare della situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e Putin ha posto l'accento sugli "attacchi regolari degli ucraini all'impianto".

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Bombe russe su Kupiansk

Le forze russe hanno bombardato la riva destra di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, che ieri Kiev aveva annunciato di aver riconquistato. Lo ha annunciato un membro del consiglio comunale locale, Vadym Krokhmal, citato da Unian. "Kupiansk è divisa in due metà dal fiume Oskil. Oggi, sulla sponda destra, dove si trova il centro città, la situazione non è facile, ma la zona è già completamente controllata dai nostri militari".

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Lavrov: “Non rifiutiamo negoziati, ma è complicato”

La Russia "non rifiuta" le trattative con l'Ucraina, ma vi sono alcuni "ritardi che complicano il processo" negoziale. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov citato dalla Tass.

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Mosca: "Migliaia di persone in fuga verso la Russia”

Secondo le autorità russe, nelle ultime 24 ore "migliaia" di persone sono fuggite verso la regione russa di Belgorod dall'oblast di Kharkiv, teatro della controffensiva delle forze di Kiev nell'est dell'Ucraina. "Non è stata la notte più facile, né la mattina più facile. Nelle ultime 24 ore, migliaia di persone hanno attraversato la frontiera", ha detto il governatore della regione di Belgorod, Viaceslav Gladkov, in un messaggio video pubblicato sul suo canale Telegram.

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Russia, "pronti altri 10mila uomini”

“Io, Ramzan Kadyrov, dichiaro ufficialmente che tutte queste città (Izyum, Kupiansk e Balakliya) saranno riconquistate. La nostra gente è già lì, i ragazzi sono addestrati per questo lavoro, altri 10.000 combattenti sono pronti a partire. E raggiungeremo Odessa nel prossimo futuro". Lo ha detto il leader ceceno Ramzan Kadyrov, in un messaggio audio su Telegram ripreso da Meduza, dopo la liberazione delle tre città ucraine nell'est dell'Ucraina ieri da parte delle forze di Kiev.

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Il leader ceceno critica Mosca: “Commesso errori”

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha criticato il ministero della Difesa russo per la ritirata delle truppe dalle città ucraine nella regione di Kharkiv, liberate dalle forze di Kiev, minacciando di andare a parlarne personalmente con il Cremlino. "Sono stati commessi degli errori. E penso che se ne trarranno delle conclusioni.

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"Russi in fuga da Lugansk”

"Gli occupanti russi e i loro collaboratori locali stanno fuggendo dalla regione di Lugansk, diretti verso la Russia”: lo scrive su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Serhiy Gaidai. "La bandiera ucraina, che i nostri guerriglieri hanno innalzato ieri sera sull'edificio dell'amministrazione a Kreminna, è rimasta intatta, perché i russi sembrano aver capito tutto e non osano toglierla. I russi e i loro collaboratori stanno fuggendo dalla regione di Lugansk, diretti verso la Russia", ha osservato Gaidai sottolineando che le file di veicoli diretti verso il confine si estendono per diversi chilometri.

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Spenta la centrale di Zaporizhzhia

L'ultimo reattore della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia che era ancora attivo è stato spento: lo hanno reso noto le autorità. L'agenzia nucleare statale Energoatom ha annunciato che il sesto ed ultimo reattore della centrale di Zaporizhzhia - controllata dai russi, nel sud del Paese - non produce più elettricità.

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Abbattuto un cacciabombardiere russo

L'aeronautica ucraina ha abbattuto un cacciabombardiere russo Su-34: lo ha reso noto sui social media lo stesso Comando dell'aeronautica, secondo quanto riporta Ukrinform. Nel filmato pubblicato sui social si vedono i rottami bruciati del velivolo sparsi in una striscia di foresta mentre i soldati ucraini ispezionano la scena. "Quegli occupanti russi non hanno nulla da fare nei nostri cieli! Ecco perché abbiamo 'messo a terra' questo Su-34", si legge nel messaggio.

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Kiev: “Quasi 53mila soldati russi uccisi”

Circa 52.650 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 242 caccia, 213 elicotteri e 902 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 2.154 carri armati russi, 1.263 sistemi di artiglieria, 4.617 veicoli blindati per il trasporto delle truppe oltre a 15 navi e 216 missili da crociera.

(Unioneonline)

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