Altri 15 giorni di detenzione per Patrick George Zaky, lo studente dell'Università di Bologna arrestato il mese scorso in Egitto per propaganda sovversiva su Facebook.

Il secondo prolungamento quindicinale della custodia cautelare del 27enne attivista è stata decisa dalla Procura per la sicurezza dello Stato egiziana: il giovane passerà le prossime due settimane in una sezione per detenuti politici del carcere di Tora, alla periferia sud-est del Cairo.

Il ragazzo rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook che la sua difesa considera "falso", per i quali la magistratura egiziana ha formulato accuse di "incitamento alla protesta" e "istigazione a crimini terroristici".

Dopo essere stato in due carceri nella sua città di nascita, Mansoura, sul delta del Nilo, giovedì lo studente è stato trasferito a Tora, complesso penitenziario con sette sezioni famigerato a causa della sua area di massima sicurezza detta "lo scorpione".

"Si trova meglio a Tora che a Mansura", ha riferito una sua legale, Hoda Nasrallah, limitandosi a precisare che Patrick si trova ora in una "sezione per detenuti politici".

La lontananza dai criminali comuni avrebbe migliorato le sue condizioni: Nasrallah non ha saputo precisare quanti siano i compagni di cella ma ha riferito che "il suo stato, in generale, è buono".

A differenza della precedente udienza per il rinnovo della custodia cautelare, ai familiari è stato impedito di vederlo.

(Unioneonline/F)
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