A poco meno di una settimana dal voto, sono arrivati i risultati definitivi delle elezioni legislative in Iraq, che hanno confermato ciò che già era emerso a partire dall'inizio dello spoglio: l'alleanza guidata dall'estremista sciita Moqtada al-Sadr ha vinto, ottenendo 54 seggi nel nuovo Parlamento, ma non ha i numeri per governare da sola.

Seconda forza politica del Paese l'Alleanza per la Conquista (Fatah) di Hadi al Amiri, leader di una milizia legata che ha preso parte alla guerra contro lo Stato Islamico, con 47 seggi.

La formazione del premier uscente Haider al-Abadi, chiamata "Alleanza della Vittoria" (Nasr) e sostenuta dalla comunità internazionale, ha invece ottenuto 42 parlamentari.

Staccati di molto gli altri partiti, tra quello democratico del Kurdistan (25 parlamentari).

Nessuna dunque delle tre grandi forze politiche che hanno corso alle legislative - le prime del dopo-Isis - ha ottenuto i seggi necessari per la formazione di un governo.

L'affluenza alle urne di domenica scorsa è stata molto bassa, pari al 44,52%.

(Unioneonline/F)

GLI IRACHENI ALLE URNE:

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