Il leader estremista sciita Moqtada al-Sadr è in testa nei risultati - ancora parziali - delle elezioni legislative che si sono svolte sabato in Iraq, le prime del post-Isis, che aveva preso piede nel Paese dopo l'attacco degli Usa di George W. Bush che avevano destituito e ucciso Saddam Hussein.

Al-Sadr è leader della Coalizione degli Uomini in Cammino, frutto di un'alleanza tra il suo movimento e il partito comunista iracheno.

Segue la coalizione Fatah, guidata da Hadi al-Amiri, anche lui leader sciita e in particolare delle milizie che sono state determinanti nella lotta allo Stato Islamico. Al-Amiri è ritenuto molto vicino a Teheran.

Male il primo ministro Haider al-Abadi, a capo dell'Alleanza della Vittoria, che non ha ottenuto i risultati sperati. Era dato per favorito alla vigilia.

Più in generale, molto scarsa l'affluenza. E chi si è recato alle urne ha espresso un voto di protesta.

(Unioneonline/L)

LE ELEZIONI IN IRAQ, TRA MINACCE E SPERANZE:

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