Usa, Biden allunga. Trump: "Fermate lo spoglio". Scontri in diverse città
Prosegue senza sosta la conta dei voti, tra polemiche e disordini. Centinaia di arrestiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Stati Uniti ancora in attesa di sapere chi sarà il prossimo presidente ad abitare la Casa Bianca.
Joe Biden sarebbe vicino alla vittoria, ma ancora non ha raggiunto il "magic number", ovvero i fatidici 270 grandi elettori che gli consegnerebbero la vittoria.
La conta dei voti è ancora in corso e in uno degli Stati in bilico, il Nevada, il candidato democratico è riuscito ad allungare il suo vantaggio.
E mentre Biden invoca fiducioso la "pazienza" del popolo americano, il presidente uscente repubblicano Donald Trump getta invece benzina sul fuoco, continuando a evocare "frodi" e "brogli" e chiedendo addirittura, via Twitter, di interrompere la conta dei voti arrivati dopo l'Election Day. Non solo: il suo staff legale si prepara a presentare ricorsi su ricorsi, anche alla Corte Suprema, in caso di sconfitta risicata.
La situazione nel Paese, intanto, si fa incandescente.
E' salito a diverse centinaia il bilancio degli arresti per i disordini scoppiati in molte città durante le manifestazioni post-elettorali.
Manifestanti pro Trump sono scesi in piazza a Phoenix, anche armati, ma si registrano cortei e marce anche pro-Biden e, più in generale, per chiedere che "ogni voto sia contato" e verificato.
Come a Minneapolis, dove la polizia ha fermato diverse persone che avevano organizzato un blocco non autorizzato lungo una strada Interstale.
Scontri e arresti sono stati segnalati anche a New York, a Portland, nell'Oregon e nella contea di Maricopa, in Arizona.
(Unioneonline/l.f.)
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