«Zelensky ha sopravvalutato le sue carte». A dirlo è Donald Trump, a seguito del clamoroso scontro con il presidente ucraino cacciato dallo Studio Ovale della Casa Bianca. «Come sapete, questo incontro non è andato esattamente bene. Io voglio il cessate il fuoco subito in Ucraina, lui ha voluto strafare. Ho avuto l'impressione che Zelensky voglia lottare, lottare, lottare: deve dirmi che vuole la pace, che non vuole fare la guerra più. Io e Putin vogliamo la pace».

A chi gli chiede se Zelensky debba dimettersi, Trump taglia corto: «Sono d'accordo con chiunque faccia la pace. Non importa chi guiderà l'Ucraina, purché questa persona sia pronta a risolvere pacificamente il conflitto con la Russia». E ancora: «Zelensky dovrebbe solo dire che vuole la pace. Invece se ne esce e non dice altro che cose negative su Putin. Non ho bisogno che questa guerra continui, ma ho bisogno di qualcuno che possa risolvere il problema pacificamente».

La replica di Zelensky non è tardata, in un'intervista rilasciata a Fox News. Dove cerca di smorzare i toni: «Sono molto grato agli Stati Uniti per il sostegno, non vogliamo perdere la loro alleanza. Ci avete aiutato a sopravvivere, senza gli Usa sarà difficile per l'Ucraina respingere la Russia», il suo messaggio. Nessuna richiesta di scuse a Trump, come richiesto dal segretario di Stato americano Marco Rubio («Ringrazio e rispetto il presidente: certe conversazioni non andrebbero fatte di fronte ai media, con tutto il rispetto per la democrazia e la stampa libera»), per poi ribadire la sua volontà: «Una tregua senza garanzie di sicurezza dagli Stati Uniti è un tema molto delicato per la mia gente. Nessuno vuole la fine della guerra più di noi».

Sul tema delle dimissioni, chieste dal senatore repubblicano (degli Stati Uniti) Lindsey Graham, Zelensky è categorico: «Solo gli ucraini possono decidere se io debba fare un passo indietro o no. Gli americani scelgono il presidente, gli ucraini scelgono il loro. Funziona così». Per poi mandare un altro messaggio a Trump: «Vorrei che fosse più dalla nostra parte e non nel mezzo, perché la guerra è iniziata perché Putin ci ha aggredito. Il rapporto con lui può essere salvato, ne sono sicuro: la nostra è una relazione storica tra due popoli».

Secondo il Washington Post, che cita fonti dell'amministrazione, Trump sta valutando la possibilità di interrompere tutte le spedizioni di aiuti militari in corso verso l'Ucraina. La decisione riguarderebbe miliardi di dollari di radar, veicoli, munizioni e missili in attesa di essere inviati nel Paese. Giorgia Meloni ha chiesto un incontro fra Usa, Stati europei e alleati.

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata