Alcuni ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre sono stati portati nell'ospedale al Shifa, sotto il cui complesso sono stati scoperti non solo un tunnel a dieci metri di profondità, ma anche una sala comando dei miliziani al livello -2 di uno degli edifici.

Lo ha reso noto l'esercito israeliano. Ad illustrare i risultati di giorni e giorni di ricerche e indagini a tappeto dentro e fuori il campus dell'ospedale è il portavoce militare Daniel Hagari, tutta l'area continua a restare sotto i riflettori delle forze armate israeliane con l'obiettivo di scovare nuove prove.

Il tunnel costruito dai miliziani e scovato dai soldati israeliani è lungo 55 metri sotto il complesso ospedaliero. Vi si accede attraverso una profonda scala, ed è dotato da vari sistemi di difesa, tra cui una porta anti esplosivo e un foro per sparare all'esterno. La scoperta sotto un capannone, accanto a un veicolo contenente numerose armi tra cui lanciagranate, esplosivi e fucili kalashnikov. Il tunnel è ancora in gran parte inesplorato e i soldati israeliani continuano a setacciarne il precorso con la massima prudenza, nel timore di eventuali trappole ed esplosivi.

L'Oms ha definito l'ospedale una "zona di morte" ed ha annunciato l'intenzione di voler evacuare tutti i pazienti ed il personale sanitario. Si tratta di 291 pazienti e 25 operatori sanitari, mentre i 31 bambini nati prematuri sono già usciti, accompagnati da tre medici e due infermieri.

Sul terreno le forze armate israeliane stanno sempre più consolidando il controllo della parte nord della Striscia, e il capo di stato maggiore dell'esercito, Herzi Halevi, ha approvato i piani per la continuazione della operazione di terra.

Nella Striscia secondo il ministero della sanità di Hamas, i morti per gli attacchi israeliani arrivati a quota 13.000, tra cui più di 5.500 minorenni e 3.500 donne.

(Unioneonline/L)

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