Rinviata al prossimo lunedì, 30 marzo, l'udienza di Patrick George Zaky, il ricercatore e attivista egiziano, studente del Master Gemma dell'Università di Bologna, detenuto nel Paese di origine ormai da un mese e mezzo.

Zaky così resta in carcere. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International in Italia, ha spiegato: "Ancora non si conoscono le ragioni dello slittamento dell'udienza, ci aspettano altri 7 giorni di attesa.

Un altro pezzettino di calvario. La cosa grave è che Patrick, da innocente, rimarrà un'altra settimana nel carcere di Tora. Un centro di detenzione, per lui che è asmatico, insalubre e sovraffollato".

Alla prossima udienza manca una settimana esatta, "noi continueremo a farci sentire - ha aggiunto Noury - lanceremo una 'Twitter storm' indirizzata all'autorità egiziane per chiedere la liberazione di Patrick. Troveremo anche il modo di consegnare alle istituzioni locali le 89mila firme che abbiamo raccolto lanciando la petizione sul nostro sito".

Proprio oggi la famiglia del ricercatore ha lanciato un appello per il suo immediato rilascio, a 45 giorni dall'arresto. Soffrendo di asma, Patrick, hanno spiegato i familiari, è anche "a rischio per il coronavirus".

(Unioneonline/L)
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