La battaglia tra forze russe e ucraine continua a infuriare a Mariupol. Nell'acciaieria Azovstal, con il supporto dell'aviazione, i russi hanno ripreso l'offensiva per prendere il controllo dello stabilimento dove si sono rifugiate le forze di difesa di Kiev.

"Per il secondo giorno consecutivo, l'esercito russo ha fatto irruzione nello stabilimento. Ci sono battaglie pesanti e sanguinose", ha detto il comandante del reggimento Azov Denis Prokopenko - citato dall'Ukrainska Pravda - in un video dall'interno dell'acciaieria Azovstal attaccata da due giorni da forze di terra, aria e navali delle truppe di Mosca. "Ringrazio il mondo intero per l'enorme sostegno della guarnigione di Mariupol. I nostri soldati se lo meritano. Nonostante tutto, continuiamo a eseguire l'ordine: mantenere la difesa", ha aggiunto.

Da Vladimir Putin, nel corso di un colloquio telefonico con il premier israeliano Naftali Bennett, è arrivata la proposta: “Sì ai corridoi umanitari per i civili presenti nell’acciaieria, ma i combattenti ucraini devono arrendersi”.

Intanto, il premier Mario Draghi ha ribadito la necessità di continuare a “dare sostegno all’Ucraina”. Tra gli aiuti messi a disposizione dal nostro Paese, 800 milioni di euro per i profughi in fuga dalla guerra e, come spiegato dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini, “munizionamenti a scopo difensivo per proteggere città e cittadini” ucraini.

Dal cantro proprio, a pochi giorni dal Giorno della Vittoria sul nazifascismo, celebrato dai russi il 9 maggio, le autorità russe hanno annullato la parata e la marcia nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk. Lo ha affermato il primo vice capo dell'amministrazione presidenziale russa Sergei Kiriyenko, citato da Unian: "La parata della vittoria e la marcia del reggimento immortale in questo Giorno della Vittoria a Donetsk e Lugansk sono ancora impossibili da tenere. Ma quel tempo arriverà presto e le parate della vittoria passeranno per le strade del Donbass", ha detto Kiriyenko. 

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La giornata di ora in ora:

Guterres (Onu): “Guerra spietata, fermarla”

"La guerra all'Ucraina è insensata nella sua portata, spietata nelle sue dimensioni e illimitata nel suo potenziale di danno globale. Il ciclo di morte e distruzione deve fermarsi. È giunto il momento di unirsi e porre fine a questa guerra". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu a una riunione del Consiglio di Sicurezza, ribadendo di aver riaffermato anche a Mosca e a Kiev che "l'invasione russa dell'Ucraina è una violazione della sua integrità territoriale e della Carta delle Nazioni Unite".

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Usa: “Esercitazioni russe ci preoccupano”

"Monitoriamo la minaccia nucleare da parte della Russia tutti i giorni, queste esercitazioni ci preoccupano ma non prevediamo un aumento delle forze sul fianco orientale della Nato. Siamo in grado di difendere noi e i nostri alleati". Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa ribadendo che "la retorica della Russia sul nucleare è da irresponsabili. Non giova a nessuno".

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Pentagono: “Non decidiamo con Kiev i target da colpire”

Gli Stati Uniti forniscono intelligence all'Ucraina, ma non decidono insieme a Kiev i target. Lo afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby, sottolineando che l'Ucraina unisce tutte le informazioni a sua disposizione e "prende le sue decisioni e agisce". Il New York Times ha riportato che gli Stati Uniti hanno aiutato Kiev a uccidere generali russi.

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Allarme aereo in quasi tutta l’Ucraina

L'allarme aereo sta risuonando in quasi tutte le regioni dell'Ucraina. Lo riporta Ukraina 24 su Telegram.

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Nuovi pesanti bombardamenti su Azovstal

"Attenzione! L'assalto ad Azovstal continua! I difensori mantengono il controllo della fabbrica sotto pesanti bombardamenti. Il nemico usa aerei, artiglieria e fanteria". Lo scrive sul suo account Telegram il reggimento Azov, pubblicando un video di bombardamenti sull'acciaieria, avvolta da un'enorme coltre di fumo.

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Putin si scusa con Bennet per la frase di Lavrov su Hitler ebreo

Il presidente russo Vladimir Putin, in un colloquio con il premier Naftali Bennett, si è scusato per le recenti affermazioni del ministro Sergey Lavrov che in un'intervista a Rete 4 ha detto che Zelensky ha origini ebraiche "come Hitler", scatenando l'ira di Israele. A dare notizia delle scuse del presidente russo è stato l'ufficio di Bennett secondo cui il premier ha ringraziato Putin per "aver chiarito il suo pensiero verso il popolo ebraico e la memoria della Shoah".

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Minsk: “Truppe Nato ai nostri confini, possono attaccarci”

"Le truppe della Nato sono schierate vicino ai confini con la Russia e il nostro Paese. Gruppi d'assalto potrebbero essere creati in breve tempo a partire dalla presenza di queste truppe per usi ulteriori contro la Bielorussia". Lo ha dichiarato il vice capo di Stato maggiore bielorusso, Ruslan Kosygin, in una nota diffusa su Telegram citata dalla Tass. "In questa situazione, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno massimizzato le misure anti-russe e anti-bielorusse su tutte i tracciati di importanza critica per la Russia e la Bielorussia", ha aggiunto Kosygin.

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Kiev: “Controffensiva a giugno”

"Le prime armi che possono fermare il nemico arriveranno in gran numero alla fine di maggio o a inizio giugno". Lo ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Bbc, indicando che un'eventuale controffensiva su larga scala contro le forze di Mosca non potrà probabilmente iniziare prima di metà giugno.

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Putin: “Civili via da Azovstal, ma militari si arrendano”

"La Russia è pronta a garantire un'uscita sicura dei civili dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, ma i militari nello stabilimento devono arrendersi". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in una telefonata con il premier israeliano Naftali Bennett, secondo il Cremlino.

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Controffensiva a Kharkiv e Izium

L'Ucraina ha avviato operazioni di controffensiva nelle aree di Kharkiv e Izium. Lo ha comunicato il comandante delle forze armate di Kiev Valery Zaluzhny in un aggiornamento sul terreno con il generale Mark Milley, capo di stato maggiore americano, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.

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“Russia pronta a far sfilare i prigionieri russi”

La Russia ha intenzione di far sfilare "i nostri cittadini" alla "parata" del 9 maggio a Mariupol come "prigionieri". Lo ha scritto la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, su Telegram.

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In Ucraina “4.000 vittime civili”

Iryna Venediktova, procuratrice di Kiev, ci sarebbero già 4mila vittime tra i civili, di cui 221 bambini, mentre oltre 400 bimbi sarebbero feriti. Gli obiettivi civili colpiti sarebbero 5.100, tra cui 300 strutture sanitarie.

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Azovstal, militari ucraini: “I russi non rispettano la tregua”

La Russia non ha rispettato la tregua promessa per garantire l'evacuazione dall'acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo hanno denunciato i militari ucraini.

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I russi annullano la parata del 9 maggio a Donetsk e Lugansk

Nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, le autorità russe hanno annullato la parata e la marcia per la Giornata della Vittoria del 9 maggio. Lo ha affermato il primo vice capo dell'amministrazione presidenziale russa Sergei Kiriyenko, citato da Unian: "La parata della vittoria e la marcia del reggimento immortale in questo Giorno della Vittoria a Donetsk e Lugansk sono ancora impossibili da tenere. Ma quel tempo arriverà presto e le parate della vittoria passeranno per le strade del Donbass", ha detto Kiriyenko.

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Cremlino: “Da Putin nessun nuovo ordine su Azovstal”

Il presidente russo Vladimir Putin non ha dato nuovi ordini sull'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmytry Peskov, secondo quanto riporta la Tass, precisando che resta in vigore la precedente decisione. Il 21 aprile, nell'incontro tra Putin e il ministro della difesa Shoigu, Putin decise di annullare l'assalto dello stabilimento.

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Caritas: “Cinquanta 'Bucha' in Polyssia”

Ci sono una cinquantina di villaggi in Polyssia, regione nell'Ucraina del Nord ai confini con la Bielorussia, che "hanno vissuto orrori come a Bucha". Lo dice all'ANSA il direttore di Caritas Kiev-Zhytomyr, padre Vitalyi Uminskyi, nell'ambito dell'incontro con la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. Si parla di torture, uccisioni di civili, distruzioni e saccheggi. In uno dei villaggi, Maryanivka, sono morti cinque bambini che erano usciti dal rifugio della scuola che in quel momento è stata attaccata. I villaggi sono stati occupati dai russi per 47 giorni, ora liberati, ma solo in questi giorni sono stati raggiunti da Caritas, con grande difficoltà, perché quasi tutte le strade intorno sono minate.

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Azovstal, pioggia di bombe sull'acciaieria

"A partire da ora se c'è un inferno nel mondo è ad Azovstal. Gli ultimi 11 chilometri quadrati di libertà a Mariupol sono stati trasformati in un inferno". Lo ha detto un consigliere del sindaco della città Petro Andriushchenko, citato dalla Cnn, spiegando che "intensi attacchi sull'acciaieria non si sono fermati per tutta la notte e stanno continuando”. "Assalto senza sosta, anche di notte con la regolazione del fuoco dei droni. In alcune zone, le ostilità sono già oltre la recinzione dello stabilimento", ha detto.

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Kiev: “La difesa Azovstal diventata priorità numero uno”

L'acciaieria Azovstal è diventata la "priorità numero uno" per la leadership politica e militare dell'Ucraina. Lo ha detto un consigliere del ministro della Difesa di Kiev, Yuriy Sak, ad una trasmissione radiofonica della Bbc, spiegando che tutti gli sforzi sono concentrati sulla difesa del complesso industriale e per fare altre evacuazioni. L'Azovstal è l'ultimo presidio della resistenza ucraina nella città portuale di Mariupol che, ha detto Sak, è diventata il "cuore" della guerra. Sak ha riconosciuto comunque che la situazione nell'acciaieria è "estremamente difficile" per le truppe di Kiev.

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Kiev: “221 bambini uccisi e 408 feriti”

Sono 221 i bambini morti e 408 quelli feriti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Lo fa sapere l'ufficio del Procuratore generale diffondendo l'aggiornamento del bilancio sui minori vittime della guerra.

(Unioneonline)

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