Putin spaventa il mondo, dopo l’annuncio del Cremlino intenzionato a posizionare armi tattiche nucleari e aerei in grado di trasportarle sul territorio dell’alleata Bielorussia.

Un annuncio che ha suscitato l’immediata, dura reazione delle autorità ucraine in guerra con Mosca.  «La Russia sta tenendo Minsk come ostaggio nucleare», ha scritto su Twitter il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino, Oleksiy Danilov.

Secondo l'Istituto americano per lo studio della guerra, il presidente russo probabilmente voleva schierare armi nucleari in Bielorussia anche prima dell'invasione dell'Ucraina, iniziata nel febbraio 2022. Tuttavia, secondo gli analisti del centro studi statunitense, Putin ha poi deciso di far coincidere il dispiegamento di queste armi a Minsk con l'avvio di una nuova campagna d'informazione volta ad intimidire l'Ucraina ed i Paesi dell'Ue. 

Sempre secondo il rapporto dell’Istituto, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko aveva suggerito a Mosca di collocare armi nucleari sul territorio del Paese già dal 30 novembre 2021, tanto che nel febbraio 2022 Minsk aveva annullato la clausola costituzionale che garantiva lo status neutrale della Bielorussia.

Nel frattempo, in queste ore proprio Vladimir Putin è tornato a puntare l’indice contro l’Occidente: «Sono gli analisti occidentali, non noi, a dire che l'Occidente sta iniziando a costruire un nuovo asse simile a quello creato negli anni '30 dal regime nazista in Germania, quello fascista in Italia e il Giappone militarista», le parole del leader russo.

Ancora: «L’Occidente sta oltrepassando tutte le linee rosse, e persino le linee rosse più profonde, fornendo armi all'Ucraina. L'hanno fatto fin dall'inizio nel 2014, quando hanno facilitato un colpo di Stato in Ucraina».

Con la Cina «nessuna alleanza militare», ha tagliato corto il presidente russo: «Questo è assolutamente falso. Collaboriamo anche sul fronte tecnico-militare, non lo nascondiamo, ma è trasparente, non c'è nulla di segreto».
L'Ucraina intanto ha chiesto una riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulle armi nucleari russe in Bielorussia, riferiscono fonti diplomatiche. Il dispiegamento rappresenterebbe «una irresponsabile escalation e una minaccia alla sicurezza europea», ha scritto in un tweet l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell. «La Bielorussia può ancora fermare questa escalation, è una sua scelta. L'Ue è pronta a rispondere con ulteriori sanzioni».

(Unioneonline/l.f.)

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