In fiamme la casa natale dell’ayatollah Ruhollah Khomeini, nell’Iran centrale. Ad appiccare il fuoco è stato un gruppo di manifestanti anti-regime.

Il paese si trova in questo momento al centro di proteste violente, a due mesi dalla morte della 22enne Masha Amini, uccisa per aver indossato male il velo.

Sui social circolano già molte immagini dell’edificio in fiamme, che sarebbe stato colpito da diverse bottiglie molotov. La casa è stata un museo dedicato a Khomeini negli ultimi 30 anni. A riportare la notizia la tv israeliana I24 e altri media internazionali.

Sulle stesse piattaforme continuano a circolare le immagini – con condivisioni e contributi da tutto il mondo – di iniziative che sfidano il regime.

Dopo il taglio delle ciocche di capelli in solidarietà di Masha Amini e delle donne iraniane è arrivato il momento dei “baci in pubblico”. È degli ultimi giorni la foto che ritrae una giovane coppia, ora uno dei nuovi simboli della rivoluzione, che si bacia in mezzo a una strada trafficata di Shiraz. Nella Repubblica islamica il bacio in pubblico è proibito perché considerato un “atto contro la morale”. La ragazza nella foto ha anche il capo scoperto.

(Unioneonline/v.f.)

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