Aleksandr Lukashenko ha dichiarato che non sarà presidente della Bielorussia dopo che il Paese avrà adottato una nuova Costituzione. Lo riporta l'agenzia di stampa statale bielorussa BelTa ripresa a sua volta dall'agenzia russa Interfax.

"Non sto preparando nessuna Costituzione per me stesso. Non sarò presidente con la nuova Costituzione", ha detto Lukashenko in un incontro a Minsk. Non è però chiaro quando sarà adottata questa nuova Costituzione.

Da tre mesi e mezzo decine di migliaia di persone scendono regolarmente in piazza a Minsk chiedendo le dimissioni di Lukashenko, che governa la Bielorussia da oltre un quarto di secolo violando continuamente i diritti civili e umani.

A far montare la protesta è stata la contestata vittoria di Lukashenko alle presidenziali del 9 agosto, ufficialmente con l'80% dei voti: un risultato inverosimile secondo molti osservatori e probabilmente frutto di massicci brogli elettorali.

Le autorità hanno finora represso le manifestazioni pacifiche con ondate di arresti e violenze.

La nuova dichiarazione di Lukashenko arriva all'indomani dell'incontro con il ministro degli Esteri russo, Lavrov, che ha spiegato come Mosca auspichi in una situazione presto "calma e stabile" ritenendo che "l'avvio della riforma costituzionale, iniziata dalla leadership del Paese, contribuirà ad ottenere questo risultato".

(Unioneonline/v.l.)
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