"Venerdì scorso sette bambini fra i quattro e i 14 anni sono stati uccisi durante un attacco sul distretto di Mawiyah, nella citta di Taiz, nello Yemen meridionale. Questo attacco porta a 27 il numero di bambini uccisi e feriti nella recente escalation di violenze vicino Sana'a e Taiz negli 11 giorni passati".

È il tragico bilancio denunciato da Henrietta Fore, direttore generale dell'Unicef.

Il dato si riferisce alle vittime che le Nazioni Unite hanno potuto confermare, ma - avverte Henrietta Fore - i numeri "reali potrebbero essere anche più alti".

"Nessun posto è sicuro per i bambini in Yemen. Il conflitto li sta perseguitando nelle loro case, scuole e parchi giochi. Ancora una volta - aggiungono dall'Unicef - chiediamo a tutte le parti in conflitto in Yemen e a coloro che esercitano influenza sulle stesse, di proteggere i bambini sempre e tenerli lontani dai pericoli. Gli attacchi sulle infrastrutture civili devono terminare e gli appelli per la pace nel Paese devono essere ascoltati".

Nel frattempo, il governo yemenita riconosciuto dalla comunità internazionale ha sospeso temporaneamente i colloqui con l'inviato Onu per lo Yemen, Martin Griffiths. A riferirlo l'emittente satellitare 'al-Arabiya', ricordando come nei giorni scorsi il presidente dello Yemen, Abd Rabbo Mansour Hadi, ha inviato una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per criticare

l'operato del suo inviato, accusato di stare dalla parte dei miliziani sciiti Houthi e di ridurre le possibilità di pace.

Secondo 'al-Arabiya', un incontro tra Hadi e Guterres o un suo rappresentante potrebbe tenersi dopo le festività dell'Eid al-Fitr che inizieranno la prossima settimana.

(Unioneonline/v.l.)
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