La prima vera presa di posizione di Pechino sul conflitto in Ucraina è arrivata questa mattina, ed è un duro attacco a Usa e Nato, “responsabili della guerra” secondo il governo cinese, che critica anche la decisione americana di chiudere all’import di petrolio e gas russi.

“La questione ucraina è molto chiara”, dice il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian, “sono state le azioni della Nato guidata dagli Stati Uniti che hanno gradualmente spinto fino al conflitto Russia-Ucraina".

“Ignorando le proprie responsabilità, gli Usa - aggiunge - accusano invece la Cina di prendere posizione sulla vicenda e cercano margini di manovra nel tentativo di sopprimere Cina e Russia, per mantenere la propria egemonia”.

Ancora, Pechino “si oppone con forza alle sanzioni unilaterali che non hanno fondamento nel diritto internazionale e provocheranno solo serie difficoltà all'economia e alle persone, aggravando divisioni e confronto”.

“Cina e Russia - ricorda Lijian - hanno sempre mantenuto buone relazioni di cooperazione energetica e continueranno a farlo anche su giacimenti di petrolio e gas, nel rispetto reciproco”.

Pechino ha parlato dopo una ricostruzione del New York Times secondo cui il governo cinese era da tempo a conoscenza dei piani di Putin, a cui avrebbe chiesto di rimandare la guerra a dopo le Olimpiadi invernali che si sono disputate a Pechino.

Fino ad oggi la Cina aveva mantenuto una posizione più sfumata. Aveva condannato la guerra pur riconoscendo le preoccupazioni di Mosca sulla sua sicurezza e sulla risoluzione Onu si era astenuta, mantenendosi equidistante dalla condanna dell’Occidente e da quei Paesi filorussi che hanno votato no.

(Unioneonline/L)

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