Un muro lungo 200 chilometri, alto tre metri, con filo spinato, telecamere per la visione notturna, luci e altoparlanti e ogni altro dispositivo in grado di garantire la sicurezza e di evitare il passaggio di intrusi.

È quello che intende costruire la Finlandia alla frontiera con la Russia

Un progetto, sostenuto da tutti i principali partiti, che prevede uno stanziamento di circa 380 milioni di euro per “blindare” il confine (che si estende per 1.300 chilometri totali) con il territorio della Federazione, alla luce delle «minacce» che secondo Helsinki Mosca potrebbe portare allo Stato scandinavo.

Il governo retto dalla premier Sanna Marin ha più volte denunciato le manovre delle truppe russe a pochi chilometri dal proprio confine e, dopo l’invasione dell’Ucraina, ha spesso puntato il dito contro il Cremlino sostenendo di rappresentare una delle prossime nazioni che potrebbe finire nel mirino del Cremlino. 

Una convinzione che ha indotto lo stesso governo finlandese a rinunciare alla storica neutralità chiedendo alla Nato di poter entrare nell’Alleanza atlantica.

«Si tratta di garantire un'adeguata sorveglianza del confine finlandese», ha dichiarato la premier Marin. «Vogliamo garantire – ha aggiunto - che la nostra guardia di frontiera disponga di un supporto sufficiente per svolgere controlli adeguati ed efficaci e dobbiamo essere preparati a qualsiasi situazione di disturbo».

Di recente anche la Norvegia ha segnalato “movimenti sospetti” ai propri confini. In particolare, sette persone – tutti cittadini russi – sono state arrestate con l’accusa di aver pilotato illegalmente droni o aver scattato fotografie in aree riservate.

(Unioneonline/l.f.)

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