La Russia ha attaccato l’Ucraina. Quando a Mosca erano quasi le 6 del mattino (in Italia le 4) ed era in corso la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu, Vladimir Putin ha annunciato in tv l’avvio dell’azione militare.

Il presidente russo ha chiesto all’esercito di Kiev di “consegnare le armi e andare a casa”, affermando che l’operazione militare serve “per proteggere il Donbass”. “I nostri piani – ha detto Putin – non includono l’occupazione del Paese ma la sua smilitarizzazione, un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso sul territorio ucraino sono inaccettabili”.

Insomma, “non una guerra ma un’operazione militare speciale”, e l’Occidente è avvisato. “Chiunque tenti di ostacolarci e interferire in Ucraina sappia che risponderemo con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto, spero di essere ascoltato”.

Una dichiarazione di guerra probabilmente registrata lunedì scorso. Lo riporta il Guardian, i metadati mostrano infatti che il file del video è stato caricato sul sito del Cremlino il 21 febbraio.

Subito dopo le prime forti esplosioni nelle città ucraine. Non solo quelle di confine, colpita anche la capitale Kiev, dove hanno iniziato a suonare le sirene e sarebbe in corso un’operazione russa per prendere il controllo dell’aeroporto. Esplosioni anche a Odessa, Kharvik, Mariupol. E suonano le sirene anche a Leopoli, nell’Ucraina occidentale, dove si sono trasferiti molti diplomatici in seguito all’aggravarsi della crisi.

Durante la diretta della Cnn da Kiev si sono udite le esplosioni e l’inviato ha indossato il giubbotto antiproiettile. L’attacco, secondo la stessa emittente americana, avrebbe già fatto centinaia di vittime: colpiti diversi edifici e strutture commerciali. La Bbc parla invece di sette morti accertati, nove feriti e decine di dispersi. In piazza dell'Indipendenza, nel centro della capitale, alcune auto della polizia, con i megafoni, hanno invitato i passanti “a rifugiarsi nei sottopassi” e poi rientrare immediatamente nelle proprie case.

“L'Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin: il momento di agire è ora”, è la prima reazione del ministro degli Esteri ucraino Kuleba, secondo il quale “Putin ha lanciato un'invasione su larga scala. Le nostre pacifiche città sono sotto attacco, questa è una guerra di aggressione”. Il presidente Zelensky afferma che nel mirino ci sono infrastrutture militari ucraine, invita i cittadini alla calma e a stare a casa. “Questo passo potrebbe essere l'inizio di una grande guerra sul continente europeo”, è l’allarme lanciato da Zelensky, che invita l’esercito ucraino ad infliggere “le massime perdite” a quello russo.

Un attacco concentrico quello di Putin: oltre a bombardamenti che il Cremlino definisce “strategici”, le forze di Mosca entrano in territorio ucraino non solo dal confine russo, ma anche da Bielorussa e Crimea. Le truppe sono sbarcate a Odessa e hanno attraversato il confine verso Kharkiv, seconda città ucraina per numero di abitanti. Anche il presidente bielorusso Lukashenko ha convocato i capi delle forze armate. Mosca ha anche chiuso la navigazione nel Mar d'Azov, tra la l'Ucraina e la Russia, in connessione con quelle che definisce “attività antiterroristiche”.

Intanto Kiev annuncia di aver abbattuto cinque caccia militari russi e un elicottero, ma Mosca smentisce e il ministero della Difesa russo fa sapere che “le difese aree dell'Ucraina sono state soppresse”.

FUGA DA KIEV – La grande fuga da Kiev o, almeno, i primi segnali di quella che potrebbe essere tale. E' il racconto dei media britannici, sostenuto da alcune immagini e dalla testimonianza di alcuni loro giornalisti inviati sul posto, nelle prime ore dell'attacco russo in Ucraina. Le immagini, riprese anche dai social media, mostrano colonne di veicoli civili in uscita da Kiev. Grandi code dai benzinai e traffico per le vie della città.

LE REAZIONI – “Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane”, afferma il presidente americano Biden. “Gli Stati Uniti e gli alleati imporranno dure sanzioni alla Russia, e continueremo a fornire sostegno e assistenza alla popolazione ucraina”.

La Nato “condanna con forza l’attacco ingiustificato e chiede a Mosca di fermare immediatamente la sua azione militare”, ribadendo che “farà di tutto per proteggere e difendere i suoi alleati”, si legge in una dichiarazione del segretario generale Jens Stoltenberg. L’azione militare, ribadisce Stoltenberg, è “una grave violazione del diritto internazionale e una seria minaccia alla sicurezza euro-atlantica”.

Anche l'Europa è al fianco di Kiev. “In queste ore buie, i nostri pensieri sono con l'Ucraina e le donne innocenti, uomini e bambini che affrontano questo attacco non provocato e la paura per la loro vita. Riterremo il Cremlino responsabile”, dice in un tweet la presidente della Commissione Ue von der Leyen.

"Putin ha scelto la strada del bagno di sangue e della distruzione”, attacca il premier britannico Johnson, che si dice “inorridito” per quello che definisce “un attacco non provocato”. 

In mattinata interviene anche Mario Draghi, che “condanna un attacco ingiustificabile” e assicura la vicinanza dell’Italia al popolo e alle istituzioni ucraine. “Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”, aggiunge il presidente del Consiglio.

“L'operazione militare russa è una gravissima e ingiustificata aggressione, non provocata, ai danni dell'Ucraina, che l'Italia condanna con fermezza. Una violazione del diritto internazionale. L'Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner Ue e atlantici", twitta il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Anche il presidente francese Emmanuel Macron “condanna fermamente la decisione della Russia di dichiarare guerra all'Ucraina” e chiede “la fine immediata” delle operazioni militari.

“La comunità mondiale non dimenticherà questa giornata della vergogna”, ha detto il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, affermando che “con l’attacco all’Ucraina Putin ha violato le regole più elementari dell’ordine internazionale”.

Parla di “una violazione eclatante” del diritto internazionale il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Un'operazione “che non può essere giustificata da nulla, la Germania condanna nel modo più aspro questo atto senza scrupoli del presidente Putin. La Russia deve immediatamente mettere fine a questa azione militare. E' un giorno spaventoso per l'Ucraina e un giorno nero per l'Europa”.

“Il governo spagnolo condanna l'aggressione della Russia in Ucraina ed esprime la propria solidarietà al governo e al popolo ucraino”, twitta il premier Pedro Sánchez. “Rimango in stretto contatto con i nostri soci e alleati della Nato per coordinare la nostra risposta”, aggiunge.

(Unioneonline/L)

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