«L’attacco missilistico contro Israele è legale, le nazioni musulmane hanno un nemico comune e devono cingere una cintura di difesa, dall’Afghanistan allo Yemen, dall’Iran a Gaza e al Libano».

Il leader supremo iraniano Ali Khamenei ha pregato per Nasrallah (oggi i funerali del leader di Hezbollah ucciso) durante la preghiera del venerdì a Teheran, dove è apparso e ha tenuto il suo sermone con un fucile al suo fianco.

«Legittimo anche l’attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele, così come il nostro di questa settimana era la punizione minima per i crimini commessi da Israele».

«Il brillante attacco dell'Iran – ha affermato la Guida Suprema citato dalla TV di Stato - è stata la minima punizione per i crimini senza precedenti del regime lupesco e assetato di sangue che è il cane rabbioso degli Stati Uniti nella regione. L'Iran continuerà ad adempiere al suo dovere né con fretta né con ritardo. I nostri responsabili politici e militari agiranno con logica e saggezza».

Il leader ha invitato i gruppi di resistenza, palestinesi e libanesi compresi, ad essere pazienti, a resistere e a rafforzare la loro unità. «L’asse della Resistenza non si tirerà indietro, bisogna continuare fino all'eliminazione della vergognosa esistenza dei sionisti».

«Oggi il nemico dell'Iran è il nemico della Palestina, del Libano, dell'Iraq, dell'Egitto, della Siria e dello Yemen», ha aggiunto Khamenei, sottolineando che «tutti i Paesi, compresi la Palestina e il Libano, hanno il diritto di difendersi, secondo le regole islamiche e internazionali, e nessun Paese o organizzazione internazionale può criticare i palestinesi o i libanesi per la loro resistenza contro il regime occupante sionista».

Ancora: «Il regime israeliano non può infliggere alcun danno serio a Hamas o a Hezbollah, e il regime stesso non durerà a lungo». E l’Iran «non esiterà né ritarderà eventuali azioni contro Israele, ma agirà con forza e fermezza».

(Unioneonline/L)

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