Israele risponde alle accuse: «La carestia a Gaza pianificata da Hamas»
La foto shock del piccolo Muhammad, le accuse dalle ong e dalla Gran Bretagna. E il governo Netanyahu prova a giustificarsi: «Non è colpa nostra»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il governo israeliano ha dichiarato di non essere responsabile della cronica carenza di cibo a Gaza, accusando invece i militanti palestinesi di Hamas di aver deliberatamente creato una crisi. «A Gaza oggi non c'è un carestia causata da Israele», ha dichiarato il portavoce del governo David Mencer, dopo che oltre 100 organizzazioni umanitarie e per i diritti umani avevano lanciato l'allarme per una «carestia di massa» e avevano esortato Israele a sbloccare gli aiuti. «C'è una carenza artificiale, progettata da Hamas», ha aggiunto, accusando i militanti di impedire la distribuzione del cibo e di saccheggiare gli aiuti per sé stessi.
Dichiarazioni che arrivano nel giorno in cui 100 organizzazioni lanciano l’allarme per una carestia e viene pubblicata una foto fa aprire gli occhi al mondo: il corpo di un bambino ridotto a uno scheletro, la bocca aperta come a invocare aria e cibo. Il piccolo Muhammad è retto in braccio da sua madre fra le macerie di una Striscia di Gaza prostrata ormai dalla fame, come accusano l'Onu, tutte le maggiori organizzazioni umanitarie del pianeta e innumerevoli testimonianze dal di dentro.
Un'immagine che contribuisce a far aprire gli occhi di tanti su uno scenario sempre più atroce: a partire da un Paese tradizionalmente alleato d'Israele come il Regno Unito, nel quale lo sdegno per l'escalation della violenza nella Striscia, per gli eccidi di civili palestinesi in coda per gli aiuti e per il moltiplicarsi delle denunce di un contesto di fame indotta fra la popolazione iniziano a rompere gli argini. Tanto che a ribellarsi non sono più solo gli attivisti pro-pal, la sinistra pacifista o la stampa liberal, ma pure voci conservatrici, esponenti o commentatori politici da sempre filo israeliani.
Il Daily Express, quotidiano filo-Israele, oggi, in una prima pagina-manifesto, ha pubblicato la foto shock del bambino Muhammad. "Per pietà, fermate questo adesso", ha titolato il giornale.
(Unioneonline)