Tragedia nella tragedia per alcune famiglie di vittime britanniche del Boeing 787 Dreamliner di Air India precipitato il 12 giugno fra le case pochi secondi dopo il decollo dallo scalo indiano di Ahmedabad con destinazione Londra.

Alcune persone, a quanto sostiene oggi il tabloid londinese Daily Mail, sarebbero state infatti costrette a rinviare i funerali dopo aver ricevuto i resti sbagliati dei propri congiunti.

Il giornale cita almeno un paio di esperienze di familiari che denunciano di essersi ritrovati al centro di "un orrendo pasticcio".

In un primo caso la bara ricevuta con i riferimenti a un certo nome è risultata poi contenere i resti di un altro passeggero, come svelato dalle stesse autorità all'ultimo minuto, prima della cerimonia funebre. In un seconda bara, invece, pare fossero stati deposti i resti dilaniati di due persone diverse.

Il governo britannico, che ha curato il rimpatrio dei corpi, si è da parte sua difeso affermando che l'identificazione dei corpi delle vittime - assai complessa date le circostanza dello schianto, che ha provocato la morte di 241 delle 242 persone a bordo del Boeing, più altre vittime a terra fino a un totale di almeno 260 - è compito delle autorità indiane.

Sulle cause della sciagura, l'inchiesta prosegue intanto in India dopo che un primo rapporto ha fatto emergere un dialogo drammatico fra i due piloti registrato nella scatola nera: avvalorando apparentemente la pista di una disattivazione in pieno decollo - accidentale o volontaria - da parte di uno dei due degli interruttori che regolano l'afflusso di carburante ai motori. 

(Unioneonline/v.l.)

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