Israele sotto attacco.

«Siamo in guerra e ci vendicheremo», ha detto senza mezzi termini il premier Benjamin Netanyahu, dopo l’attacco lanciato da Hamas dalla Striscia di Gaza, con migliaia di lanci di razzi e anche incursioni armate di miliziani, che hanno causato centinaia di vittime, migliaia di feriti e prese di ostaggi.

L'esercito ha dichiarato «lo stato di allerta» e sono state richiamate in servizio decine di migliaia di riservisti per quella che la televisione pubblica Kan chiama “Operazione Spade di ferro”.

Mohammad Deif, capo dell'ala militare di Hamas (acronimo di Ḥarakat al-Muqāwama al-Islāmiyya, il Movimento Islamico di Resistenza al potere a Gaza) ha invece annunciato l'inizio dell’operazione "Alluvione al-Aqsa”: «Abbiamo avvisato più volte il nemico sionista - ha detto Deif - ma abbiamo sempre avuto dei rifiuti». «Metteremo fine ai crimini di Israele», ha aggiunto Deif, denunciando anche «profanazioni» nei Luoghi santi di Gerusalemme.

Dalle prime ore di sabato sono stati migliaia i lanci di razzi da Gaza verso Israele – cinquemila secondo Hamas - parte dei quali sono stati intercettati dalle batterie di difesa israeliane Iron Dome. E lo stesso copione si è ripetuto al tramonto. 

L'incursione via terra dei miliziani di Hamas

Sono almeno 250 i morti israeliani, secondo i media locali, e altrettanti si registrano tra i palestinesi, miliziani e non, dopo le rappresaglie dello Stato ebraico nella Striscia.

Migliaia invece i feriti, mentre le sirene di allarme continuano a risuonare in tutta la parte più vicina alla Striscia, ma anche a Gerusalemme e Tel Aviv. 

Hamas «ha commesso un grave errore questa mattina e ha lanciato una guerra contro lo Stato di Israele», ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant aggiungendo che l'esercito «sta combattendo contro il nemico in ogni luogo. Invito tutti i cittadini israeliani a seguire le istruzioni di sicurezza. Lo Stato di Israele - ha concluso - vincerà questa guerra».

L'ambasciata italiana in Israele, dal canto proprio, ha invitato i connazionali «ad evitare ogni spostamento non strettamente necessario, mantenere la massima attenzione, restare informati e seguire le indicazioni delle autorità locali».

(Unioneonline)

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