Picchiato da cinque persone per aver "osato" festeggiare il Natale.

E' successo in Francia a un ragazzo di 20 anni, di religione musulmana e figlio di un'agente di polizia.

Il giovane, dopo aver postato sui social immagini in cui celebrava le Feste, ha ricevuto un messaggio di minacce da un conoscente: "Sporco figlio di bianco, figlio di serpe, figlio di poliziotto... Ti faccio vedere cos'è un vero arabo".

Il ventenne ha chiesto spiegazioni e ha acconsentito a un appuntamento. Ma all'incontro si sono presentate cinque persone che lo hanno violentemente picchiato e minacciato.

"E' caduto in un'imboscata", ha dichiarato la madre: "Questa storia non deve restare senza conseguenze. Sono comportamenti settari e razzisti, è inaccettabile nel 21esimo secolo. Ognuno è libero di festeggiare ciò che vuole e come vuole".

Anche il presidente della regione Grand Est, Jean Rottner, ha twittato: "Aggressione inammissibile motivata da un razzismo troppo ordinario e dall'odio contro la polizia. La Francia ha bisogno di un'autorità repubblicana che si esprima realmente ed efficacemente", ha scritto, esprimendo sostegno alla vittima e alla sua famiglia.

(Unioneonline/D)
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