La nave per ricerche petrolifere Saipem 12000 di Eni ha abbandonato l'area di mare a sud-est di Cipro, dove era stata bloccata dalla marina militare turca, e si prepara a spostarsi verso il Marocco, come annunciato ieri dall'amministratore delegato Claudio Descalzi.

Secondo quanto reso noto dai media locali, questa mattina l'imbarcazione è stata costretta a cambiare rotta, dopo essere stata intercettata e minacciata di speronamento da cinque navi di Ankara.

Il vice portavoce del governo cipriota, Victoras Papadopoulos, ha affermato che Saipem 12000 stava tentando di dirigersi con "grande determinazione" verso il Blocco 3, dove erano previste le attività di perforazione, ma è stata poi intercettata dalle unità turche, che "hanno minacciato l'uso della forza".

Per questo motivo il capitano "è stato costretto a invertire la rotta", dirigendosi poi verso il porto cipriota di Limassol per fare rifornimento.

Il governo di Nicosia ha fatto inoltre sapere di essere determinato a esercitare i propri diritti sovrani sulla propria Zona economica esclusiva.

(Unioneonline/F)

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