Il presidente del Consiglio Mario Draghi questa mattina ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Federazione russa Vladimir Putin.

Al centro dei colloqui la crisi ucraina e i suoi ultimi sviluppi, oltre alle relazioni bilateralia Italia-Russia.

Draghi ha sottolineato a Putin la necessità di adoperarsi per una de-escalation delle tensioni, ricordandogli le gravi conseguenze che avrebbe un inasprimento ulteriore della crisi. I due hanno concordato un impegno comune per una soluzione sostenibile e “durevole” della vicenda, oltre all’esigenza di ricostruire un clima reciproco di fiducia.

Ma subito dopo Mosca ha fatto sapere, con un comunicato dell’ambasciata russa a Washington, che non si tirerà indietro di fronte alle minacce Usa: “Non ci tireremo indietro e staremo sull’attenti, ascoltando le minacce delle sanzioni statunitensi. E’ Washington e non Mosca a generare tensioni”.

Nella telefonata con Draghi Putin ha inoltre confermato l’intenzione di Mosca di “continuare a sostenere stabili forniture di gas all’Italia”, ha fatto sapere il Cremlino, citato dall’agenzia Tass.

(Unioneonline/L)

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